Contributo IVS in Busta Paga – Il Contributo Pagato all’INPS

Introduzione

Ogni dipendente durante il suo rapporto lavorativo è tenuto a pagare obbligatoriamente dei soldi all’INPS, lo fa pagando il contributo IVS in busta paga. L’INPS è l’ente che gestisce questi contributi, li investe e li restituisce ai lavoratori con la pensione di vecchiaia, ai superstiti o malattia. Quindi questo contributo copre il lavoratore nel caso in cui si verifichino quelle situazioni che non gli permettano di continuare a lavorare. Il contributo IVS è obbligatorio per tutte le categorie di lavoratori, anche quelli autonomi. Questo contributo è stato reso obbligatorio perché non tutti i cittadini hanno la propensione a risparmiare per coprire queste spese.

Cos’è il contributo IVS in busta paga?

Il contributo IVS è quella somma che ogni mese il dipendente versa all’INPS che lo copre per eventuali avvenimenti che non gli permettano di lavorare. Il suo nome sta ad indicare proprio che è un contributo per la pensione di invalidità, la pensione di vecchiaia, e quella che spetta si superstiti. Si tratta di un contributo dovuto obbligatoriamente per legge per la pensione, versata all’INPS o ad un’altra gestione di pensioni.

Questo contributo è trattenuto direttamente sulla busta paga del dipendente o versata direttamente dal lavoratore. Una sorta di assicurazione pensionistica obbligatoria che compre il lavoratore nel caso in cui venisse a trovarsi in una di queste situazioni: nel caso in cui non possa più lavorare perché invalido, perché troppo vecchio o in caso di morte (in questo caso la pensione spetta ai suoi familiari). Al verificarsi di una di queste situazioni L’INPS è tenuta a pagare la pensione al dipendente. Le contribuzioni previdenziali servono per assicurare il lavoratore contro eventuali eventi che lo possono rendere in condizione di non poter lavorare.

Quello che l’INPS paga al lavoratore non è sempre uguale, questo varia in base alla categoria del dipendente. Il contributo è calcolato annualmente dall’INPS ed è sempre lei a stabilire le quote retributive. Sono obbligati al pagamento quasi tutte le categorie dei lavoratori esclusi i dipendenti pubblici. Il mancato pagamento di questo contributo, essendo obbligatorio per legge, può portare a procedimenti penali oltre al pagamento di denaro.

Quali sono le categorie di lavoratori obbligate al pagamento IVS?

Come abbiamo anticipato, fatta eccezione per i dipendenti pubblici, sono tenuti al pagamento del contributo IVS la maggior parte dei lavoratori. Sono infatti obbligati a pagare: tutti i dipendenti privati, del settore artigianato e del commercio, lavoratori dello spettacolo, giornalisti, agricoli e lavoratori autonomi.

Per quanto riguarda i lavoratori dipendenti, il contributo sarà pagato dal datore di lavoro che tratterrà la quota in busta paga. Il pagamento del datore di lavoro in qualità di sostituto d’imposta avverrà tramite F24, entro il giorno 16 del mese successivo a quello di riferimento. Non c’è alcuna eccezione per i dipendenti con contratto a termine o con orario di lavoro ridotto, anche loro sono tenuti a pagare ugualmente.

Come si calcola il contributo IVS in busta paga?

La somma che viene versata mensilmente all’INPS per il contributo IVS cambia a seconda di determinate situazioni. La percentuale di pagamento oscilla tra il 24% e poco più del 33% a seconda della categoria del lavoratore tenuto al pagamento. Per stabilire la percentuale di pagamento bisogna prima stabilire il reddito imponibile del dipendente.

Per stabilire l’aliquota bisogna considerare il tipo di lavoro, il suo reddito e da quanti dipendenti è composta l’azienda. Altri elementi da considerare sono l’età del lavoratore, il reddito e la sua zona di residenza.

In base alle diverse categorie di lavoratori abbiamo aliquote diverse (per esempio per i lavoratori dipendenti la percentuale è del circa 33%). Per altre categorie come ad esempio gli agricoli, la percentuale di pagamento è più bassa.

Contributo IVS in busta paga

Il contributo IVS in busta paga altro non è che la somma versata dal lavoratore a favore dell’INPS. Le aliquote calcolate sulla retribuzione lorda arrotondata del dipendente variano dal 9,19% al 9,49%. Questa differenza è determinata dal numero di dipendenti dell’azienda, se maggiore di 15 per l’industri è previsto il 9,49%.

Questa differenza dello 0,3% copre le spese per una eventuale cassa integrazione. Le spese per i contributi IVS sono divise tra dipendente ed azienda, in busta paga sono elencati solo quelli pagati dal lavoratore. Il contributo IVS si calcola applicando l’aliquota prestabilita all’imponibile previdenziale. Per maggiori chiarimenti a riguardo consigliamo la lettura del nostro articolo “imponibile in busta paga

Cos’è l’inps?

Il contributo IVS in busta paga è un pagamento che viene fatto all’INPS, che si occupa poi di restituire il denaro in situazioni di necessità. l’INPS è l’istituto che infatti si occupa di previdenza, di tutelare i lavoratori in caso di malattia, vecchiaia ecc. la previdenza è stata pensata in modo che chi lavora possa risparmiare per far fronte a situazioni che lo passano rendere inabile al lavoro. Visto che non tutti hanno questa propensione al risparmio, i contributi per la previdenza sono stati resi obbligatori per legge.

Risulta evidente che se alcuni cittadini non risparmiassero nulla per la propria vecchiaia, ad esempio, questo sarebbe un problema sociale. L’INPS quindi raccoglie questi contributi che gli vengono erogati e li da a chi ne ha diritto come gli inabili a lavoro o gli anziani.

Importante spiegare che nel nostro sistema previdenziale i contributi che paghiamo oggi non serviranno per la nostra pensione. Con i contributi pagati oggi si pagano le pensioni attuali ad esempio. Questo sistema però ha una pecca, nel panorama attuale, dove i lavoratori diminuiscono e pensionati aumentano, si rischia il collasso del sistema.

Conclusioni

Il contributo IVS in busta paga rappresenta una assicurazione per il lavoratore ed è essenziale conoscere tutti i suoi aspetti. L’INPS tutela infatti i dipendenti nei momenti più delicati, quando capitano delle situazioni che li rendono inabili al lavoro. Possiamo trovare i contributi IVS nella sua parte inferiore, quella relativa alle trattenute in busta paga.

Per maggiori informazioni su come leggere una busta paga consigliamo il nostro articolo dedicato “come si legge una busta paga”. Nel caso ci si accorga di incongruenze sui contributi IVS in busta paga è necessario rivolgersi ad un professionista, un consulente del lavoro o commercialista.