Rottamazione Quater – Tregua Fiscale 2023 – Di Cosa si Tratta?

Introduzione

La nuova legge di bilancio ha previsto una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali che permette la riduzione degli importi da pagare. Per alcune cartelle è previsto addirittura il saldo e stralcio, ovvero l’annullamento della cartella. L’agenzia delle entrate, nel mese di febbraio, con un comunicato stampa ha chiarito tutte le particolarità di questa rottamazione quater.

Di sicuro un’ottima opportunità per tutti coloro che non sono riusciti ad aderire alla rottamazione ter, chiusa con la fine dell’anno precedente. La rottamazione quater dà l’opportunità al contribuente di ridurre l’importo delle cartelle esattoriali e in alcuni casi annullarle completamente.

Cosa prevede la rottamazione quater?

Come abbiamo detto la legge di bilancio con la rottamazione quater dà la possibilità di ridurre o annullare alcune cartelle esattoriali. Bisogna innanzitutto suddividere le cartelle per data di notifica da parte dell’agenzia delle entrate e importo: tutte le cartelle notificate dal 2000 al 2015 per un importo non superiore a 1000 euro vengono annullate. L’annullamento avverrà in modo automatico da parte dell’agenzia delle entrate entro il 31 marzo 2023.

Il cittadino, quindi, non dovrà fare nulla se non attendere che l’agenzia delle entrate annulli la cartella esattoriale entro il 31 marzo. Questa operazione di annullamento delle cartelle esattoriali è chiamata “saldo e stralcio”. Come abbiamo detto questo vale solo per le cartelle prese in carico dalla agenzia delle entrate entro il 31 dicembre 2015.

Quindi anche se siamo in possesso di una cartella inferiore a mille euro ma notificata nel 2016 o negli anni successivi non sarà annullata automaticamente. Sarà possibile in questo caso provvedere alla riduzione della cartella tramite la rottamazione.

Come Calcoliamo l’importo per il saldo e stralcio?

Il saldo e stralcio previsto dalla rottamazione quater permette di annullare le cartelle prese in carico entro il 2015 dalla agenzia delle entrate. La condizione è che l’importo delle cartelle non sia superiore a 1000 euro ma occorre fare delle precisazioni: l’importo di 1000 euro è da considerare per singolo debito dovuto per singolo ente. Vale a dire che all’interno della cartella possiamo trovare anche più debiti ad enti diversi (Es. bollo auto, tassa sui rifiuti ecc.) Se ciascun debito è inferiore a 1000 euro la cartella sarà annullata. Questo anche nel caso in cui il totale della cartella, sommando i debiti singoli sia superiore a 1000 euro.

Facciamo l’esempio di una cartella esattoriale con all’interno un debito da bollo auto di 900 euro e un debito da tassa sui rifiuti di 600 euro. Il totale della cartella è di 1500 euro ma essendo due debiti distinti, ad enti distinti, la cartella, se notificata entro il 2015, sarà annullata.

In questo caso il cittadino non sarà più tenuto a pagare nulla, ottenendo così l’annullamento automatico della cartella dovuto dal saldo e stralcio.

Rottamazione delle cartelle esattoriali

L’annullamento delle cartelle è previsto solo per le cartelle notificate entro il 2015 e con debiti non superiori a 1000 euro. Cosa succede per le cartelle con debiti superiori a 1000 euro e notificate dal 2016 in poi? È possibile con la rottamazione quater, chiedere la rottamazione di queste cartelle.

La rottamazione prevede l’eliminazione dall’importo dovuto della quota interessi e della quota sanzioni, di solito quest’ultima pari almeno al 30% dell’importo. In questo caso quindi il contribuente dovrà pagare solo l’importo dovuto della cartella, riducendo di molto il totale della cartella.

Relativamente alle cartelle con debiti derivanti da multe stradali e sanzioni amministrative (Es. bollo auto), viene eliminata solo la quota interessi. Restano da pagare per quest’ultime, quindi, quota capitale e quota sanzioni.

Anche i cittadini che hanno usufruito di una rottamazione negli anni precedenti posso richiedere la rottamazione quater. Avere già una rottamazione in corso non preclude l’accesso a questa agevolazione fiscale. Eliminando per esempio gli interessi e le sanzioni di una rateizzazione fatta negli anni precedenti tramite rottamazione delle cartelle esattoriali.

In questo caso tutte le rate che sono state già pagate rimangono invariate, tutto quello da rottamare e ridurre riguarda le rate successive. Per accedere alla rottamazione quater è necessario fare richiesta che è già possibile effettuare sul portale dell’agenzia delle entrate.

Richiesta e modalità della rottamazione quater

Come abbiamo detto per accedere alla rottamazione quater è necessario fare richiesta sul portale dell’agenzia delle entrate. Il portale sarà attivo fino al 30 aprile, dopo questa data non sarà più possibile effettuare la richiesta per l’accesso alla rottamazione quater.

Successivamente, l’agenzia delle entrate ci comunicherà entro il 30 giugno, l’importo da pagare a partire da luglio. Si può decidere di pagare in un’unica soluzione o rateizzare l’importo in un massimo di 18 rate.

Nel 2023 si dovranno pagare due rate, una entro il 31 luglio e l’altra entro il 30 novembre. La prima scadenza vale sia nel caso di rateizzazione che scelta di pagamento dell’importo in unica soluzione. Dal 2024 al 2027 si dovranno pagare le rate trimestrali nel caso venga fatta la rateizzazione delle rate, sempre fino ad un massimo di 18. Inoltre, chi decide di rateizzare deve considerare l’aggiunta del 2% degli interessi ogni anno.

Quali sono i vantaggi della rottamazione quater?

Innanzitutto, aderendo alla rottamazione quater, il contribuente sospende i termini di prescrizione e decadenza delle cartelle esattoriali. Dal momento in cui si aderisce alla rottamazione non possono essere iscritti nuovi fermi amministrativi e non possono essere iscritte nuove ipoteche.

Aderendo alla rottamazione quater non possono essere avviate nuove procedure esecutive e si interrompono le procedure esecutive già in essere. Oltre alla rottamazione delle cartelle esattoriali si può aderire alla rottamazione degli avvisi bonari. Gli avvisi bonari sono delle notifiche da parte dell’agenzia delle entrate che scattano dopo un controllo automatico che rivela un mancato pagamento.

In questo caso il periodo di riferimento per la rottamazione degli avvisi bonari è dal 2019 al 2021. Il termine di pagamento non deve essere scaduto al primo gennaio 2023, l’avviso bonario può essere rateizzato in massimo 20 rate.

Quali imposte coinvolge la rottamazione e quali esclude?

La rottamazione quater prevede l’eliminazione o la riduzione di alcune cartelle, è bene specificare che non tutte le imposte sono soggette a rottamazione.

Rientrano per la rottamazione le imposte dovute per imu, ires, irpef, iva, tari, multe stradali e bollo auto. Sono escluse invece le somme dovute per: Condanna della Corte dei conti, condanna penale, somme di recupero degli aiuti di stato, somme per mancato pagamento di premi agli enti previdenziali.

Ricordiamo la particolarità della rottamazione di cartelle con debiti derivanti da multe stradali e sanzioni amministrative: dalla cartella viene eliminata solo la quota interessi mentre restano da pagare la quota capitale e la quota sanzioni.

Conclusioni

La misura della rottamazione quater è sicuramente un’ottima notizia per tutti i contribuenti che hanno la possibilità di accedere ad una nuova tregua fiscale. Infatti, dopo la pandemia, la crisi economica e l’inflazione dovuta alla situazione geopolitica attuale, sono necessarie queste misure per far respirare i contribuenti.

Si ha così la possibilità di ridurre e in alcuni casi annullare alcuni debiti, dando la possibilità di risparmiare e spendere i propri soldi per far fronte alla crisi attuale. Questa è solo una delle misure adottate con la legge di bilancio 2023, che si è vista particolarmente attenta alle tasche dei cittadini.

Leggi anche gli articoli riguardanti il Reddito Alimentare, Bonus Irpef e Bonus Benzina.

L’occhio del governo sembra puntato su salvaguardia di aziende, lavoratori e anche a tutti i contribuenti, soprattutto con la rottamazione quater.