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Introduzione
Oltre al contratto di lavoro a tempo pieno e indeterminato esistono altre categorie di contratti che si differenziano per alcune particolarità. Tra questi contratti particolari possiamo annoverare il contratto di apprendistato, rivolto ai più giovani che mira inoltre a formare il dipendente.
Si tratta di un vero e proprio contratto di lavoro a tempo indeterminato, rivolto ai giovani e che consente di lavorare e inoltre essere formato. Per agevolare questa tipologia di contratto speciale negli anni, e lo è anche adesso, è stato oggetto di numero agevolazioni e sgravi per chi lo adopera.
Disciplina generale del contratto di apprendistato
Il contratto di apprendistato e un vero e proprio contratto di lavoro da dipendente con un duplice scopo: far lavorare il dipendente che ha in cambio lo stipendio e in più la formazione professionale. Spesso l’apprendistato viene confuso con lo stage formativo perché entrambi sono rivolti ai giovani ma le due forme lavorative sono completamente diverse.
Lo stage, infatti, è semplicemente una fase di formazione che potrà portare in caso di esito positivo alla stipula di un contratto tra azienda e dipendente. Il contratto di apprendistato è invece un contratto a tutti gli effetti con l’eccezione che mira anche a formare il lavoratore.
La finalità dell’apprendistato è quella di inserire i giovani nel mondo del lavoro, ed è questo il motivo della formazione obbligatoria. Il contratto di apprendistato si divide poi in tre diverse forme, ognuna di esse con delle particolarità riguardo la formazione. Ognuna delle tre tipologie hanno la comune finalità di garantire al giovane formazione lavorativa e maggior probabilità di inserimento nel mondo del lavoro.
Come abbiamo anticipato il contratto di apprendistato è rivolto ai giovani, presenta quindi dei limiti di età per la sua applicazione. Le tre tipologie di contratto oltre a variare nei percorsi formativi presentano differenze anche riguardo ai limiti di età per l’applicazione. Nel nostro sistema lavoristico attuale il contratto di apprendistato rimane l’unico contratto formativo esistente. Per questo motivo è uno dei contratti più agevolati tramite incentivi economici e normativi.
Per quanto riguarda la durata di questo tipo di contratto, quella minima è di sei mesi. Ci sono delle particolarità a riguardo che toccano i lavoratori stagionali o che comunque possono lavorare solo alcuni mesi dell’anno. Mentre la durata massima vari a seconda della qualifica da conseguire e in ogni caso non può superare i 36 mesi.
Le tre categorie dei contratti di apprendistato
Il contratto di apprendistato si suddivide in tre diverse tipologie che si differenziano tra loro per requisiti e finalità formative. Ma tutte col comune obiettivo di formare il lavoratore aiutandolo nell’inserimento del mondo del lavoro.
- La prima categoria del contratto di apprendistato è quella per acquisire il diploma, quindi un diploma professionale.
- La seconda categoria è quella più comune, il contratto di apprendistato professionalizzante.
- La terza categoria è quella di alta formazione e ricerca.
- Esiste un quarto tipo di contratto di apprendistato che è quello per la riqualificazione professionale per i lavoratori in mobilità o in disoccupazione.
Il contratto per acquisire il diploma piò essere stipulato per giovani tra 15 e 25 anni. Mentre gli altri due tipi di contratto di apprendistato, fatta eccezione per quello di riqualificazione, si possono stipulare dai 18 ai 29 anni. Per il contratto di apprendistato per la riqualificazione professionale è obbligatorio essere iscritti nelle liste di mobilità.
Per tutte le categorie dei contratti di apprendistato è obbligatoria la forma scritta. Il contratto di apprendistato permette di assumere il dipendente con un livello inferiore rispetto a quanto spetterebbe normalmente. Il livello inferiore del dipendente aumenta col passare degli anni fino ad arrivare al livello della qualifica piena a fine contratto di apprendistato.
Gli elementi comuni a tutte le categorie di apprendistato
Le categorie di apprendistato si differenziano per requisiti anagrafici, durata e finalità ma hanno tra loro degli aspetti comuni. Intanto tutte le categorie di apprendistato non possono essere previste con durata inferiore a sei mesi e durata massima di trentasei mesi.
È prevista la forma scritta obbligatoria riguardo il contratto, piano formativo e relative clausole come il patto di prova. Come per qualsiasi contratto a tempo indeterminato si applica la disciplina del licenziamento illegittimo. È vietata poi la retribuzione a cottimo, dove la retribuzione sarebbe rapportata alla produzione.
Questa misura è prevista perché essendo l’apprendista un lavoratore da formare e inesperto, produrrebbe poco e sarebbe quindi sottopagato. Per garantire la corretta formazione e apprendimento professionale, questo contratto prevede sempre l’individuazione di un tutor aziendale interno a sostegno dell’apprendista.
Comune a tutte le categorie di apprendistato è la possibilità di inquadrare il dipendente ad un livello inferiore di quello che gli spetterebbe. Questo in modo da aumentarlo gradualmente con la retribuzione, in modo da arrivare al livello esatto a fine contratto di apprendistato. È possibile poi finanziare percorsi formativi all’interno dell’azienda tramite fondi interprofessionali. Una volta che la formazione è conclusa viene riconosciuta ai fini del contratto del lavoro e registrata nel libretto formativo del cittadino. La durata massima prevista dai vari contratti per le differenti qualifiche può essere prorogata.
La proroga del termine del contratto, infatti, è prevista nel caso in cui si verifichino involontarie interruzioni lavorative superiori a 30 giorni. Riguardo la cessazione del contratto, è possibile recedere con preavviso a decorrere dal termine del periodo di formazione. Prima del termine c’è il divieto per le parti di recedere dal rapporto di lavoro in assenza di giusta causa o giustificato motivo. Le agevolazioni economiche e di norma infine trovano applicazione per tutte le categorie di contratti di apprendistato.
Limiti al contratto di apprendistato
Il contratto di apprendistato pur essendo agevolato e incentivato prevede dei limiti numerici per evitare eventuali abusi. Nelle aziende che hanno più di dieci lavoratori il numero di apprendisti non può essere maggiori al rapporto di 3 a 2 con i dipendenti qualificati.
Per le aziende con meno di dieci dipendenti il numero massimo di apprendisti è uguale al numero di dipendenti qualificati. Infine, i datori di lavori che hanno tre dipendenti qualificati o meno, possono assumere non più di tre apprendisti.
Conclusioni
Il contratto di apprendistato per la sua particolare caratteristica di unire rapporto lavorativo e formazione si rivela molto importante nel nostro ordinamento. Fondamentale soprattutto perché permette ai giovani di inserirsi nel mondo lavorativo, lavorando e formandosi.
Altro aspetto fondamentale è che anche prevedendo un termine, l’apprendistato è considerato a tutti gli effetti un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Per questo motivo il contratto di apprendistato, in tutte le sue declinazioni, è promosso e incentivato con sconti e agevolazioni.