Bonus Energia per le Imprese  – Le Novità del 2023

Introduzione

La legge di bilancio del 2023 ha puntato la sua attenzione a imprese, lavoratori e a tutti i contribuenti. Ha adottato misure necessarie per aiutare la popolazione a far fronte al caro vita e all’aumento dei costi dell’energia. L’aumento dei costi energetici è uno di quelli che più attanaglia la popolazione italiana, gravando sui bilanci di famiglie e imprese. Per questo tra le varie misure adottate dalla legge di bilancio 2023 è previsto il bonus energia per le imprese.

Una misura necessaria per far fronte alle criticità dovute a questo problema, causato dalle varie situazioni sociopolitiche attuali: come la crisi dovuta alla post covid e la guerra in Ucraina.

Da cosa dipende l’aumento dei prezzi energetici?

Per capire come funziona l’andamento dei prezzi in Italia è necessario sapere come funziona il sistema di prezzo marginale. È così che viene denominato il modello su cui è basato il mercato dell’energia elettrica in Italia e in Europa. Iniziamo dicendo che ci sono più parti in questo sistema:

  • Da una parte c’è l’offerta dell’energia, quindi aziende che producono elettricità, indifferentemente da come la producono: con l’energia solare, eolica, idroelettrica, gas, carbone, petrolio ecc.
  • Dall’altra parte c’è la richiesta dell’energia, quindi i consumatori.
  • A metà tra offerta e richiesta c’è un organo che gestisce la domanda e l’offerta: quest’organo in Italia è il gestore dei mercati energetici (GME).

Una volta che abbiamo indicato le parti che compongono il mercato dell’energia elettrica, concentriamoci su come viene fatto il PUN. Il PUN sta ad indicare “prezzo unico nazionale” riguardante l’energia elettrica.

I produttori il giorno prima, dichiarano quanta elettricità sono in grado di generare il giorno seguente e a che prezzo la venderebbero sul mercato. Il GME, che ha la stima di quanta elettricità serva, inizia a comprare dai produttori l’elettricità necessaria.

Inizia dai produttori che hanno il prezzo più basso (Quelli che utilizzano le energie rinnovabili come l’eolico ecc.) Fino poi a completare la domanda dell’energia con i produttori che hanno un prezzo più alto (Es. Le centrali termoelettriche a gas).

Quindi l’ultima parte di energia comprata è influenzata dal prezzo del gas, che le centrali termoelettriche devo acquistare per produrre energia elettrica. Il punto fondamentale è che l’Europa vuole che il prezzo dell’energia elettrica sia pagato in base al prezzo dell’ultima offerta accettata, quello più alto.

Questo significa che tutti i produttori, anche quelli che producono energia spendendo poco, vengono pagati in base al prezzo dell’ultima offerta, quello legato al gas.

l’aumento del prezzo del gas e dell’elettricità sono correlati

il prezzo del gas negli ultimi anni è salito a dismisura, provocando enormi sacrifici per le imprese e le famiglie italiane. La prima scossa che ha determinato gli aumenti di prezzo è stata la pandemia.

Con l’inflazione, infatti, il prezzo era aumentato già del 200% rispetto a prima della pandemia. Come se non bastasse si è aggiunta la guerra in Ucraina a far raggiungere cifre esorbitanti ai prezzi del gas.

Paesi come l’Italia o la Germania che si rifornivano della materia prima dalla Russia sono stati molto svantaggiati. Infatti per comprare il gas necessario si sono dovuti rivolgere in fretta ad altri paesi e l’urgenza del rifornimento non ha aiutato ad ottenere prezzi vantaggiosi.

Abbiamo visto nel paragrafo precedente come funziona il mercato dell’energia dove il prezzo dell’energia elettrica rimane legato al prezzo del gas. E visto che il prezzo del gas è altissimo, altissimo sarà il prezzo dell’energia elettrica e se continua ad aumentare il gas, aumenterà anche l’energia elettrica.

In altre parole, l’aumento del costo di una materia prima determina l’aumento di tutte le altre, con questo modello di mercato, il prezzo dell’energia è uniformato. Questo sistema è detto “marginale”, in passato è stato adottato dall’Europa per incentivare gli investimenti sulle energie rinnovabili. Infatti, rischiavano di essere penalizzati per la produzione a basso costo fatta col gas, oggi come abbiamo visto la situazione si è ribaltata.

L’unica soluzione per cambiare questa situazione è sostituire il modello marginale per la determinazione del prezzo energetico con un nuovo modello. Fino a quel momento lo stato dovrà far fronte a questo aumento di prezzi con agevolazioni come il bonus energia per le imprese.

Cosa prevede il bonus energia per le imprese?

La legge di bilancio 2023 non ha rafforzato il precedente bonus energia ma lo ha prorogato al 2023. Il bonus prevede per le imprese ad alto consumo di corrente elettrica e di gas, un credito di imposta del 45%.

Il credito d’imposta vale per i costi affrontati per l’uso di luce e gas fino a marzo 2023. Questo credito è stato aumentato di cinque punti percentuali rispetto alla manovra precedente e può essere compensato fino a settembre 2023.

È previsto un credito di imposta del 35% per le aziende a basso consumo di energia elettrica con le stesse scadenze per la compensazione. Inoltre, un credito di imposta del 45% per le aziende a basso consumo di gas. Per questa manovra il governo ha stanziato più di 1.300 milioni di euro, solo per il 2023.

Oltre al credito d’imposta un’altra modalità di sostegno alle imprese per il caro energia sono gli incentivi per quanto riguarda le rinnovabili. Incentivi alle imprese fatti sempre in un’ottica di un futuro green.

Per questi incentivi vengono erogati fino a quaranta milioni di euro per migliorare la ricerca riguardante le energie rinnovabili. In totale per il 2023, per combattere l’aumento dei prezzi dell’energia sono stati erogati più di venti miliardi di euro

Le misure previste dal bonus energia per le imprese

Come abbiamo detto il bonus energia per le imprese 2023, aumenta le aliquote del credito d’imposta rispetto all’anno precedente. Questo per permettere di combattere il caro energia sempre più pressante per le casse delle imprese. In particolare, il bonus, relativamente ai crediti d’imposta prevede le imprese:

  1. Un aumento di cinque punti percentuali, passando così al 45%, del credito d’imposta a favore delle imprese che consumano molta energia elettrica. Sono dette in questo caso imprese “energivore”. Questo credito d’imposta si applica al costo per la spesa di energia elettrica entro marzo 2023.
  2. Un aumento di cinque punti percentuali, passando così al 35%, del credito d’imposta a favore di imprese che non consumano molta energia elettrica. Quindi, che hanno contatori elettrici superiori a 4 kilowatt, diverse dalle imprese elencate al punto 1. Il credito d’imposta si applica sempre al costo per la spesa di energia elettrica entro marzo 2023.
  3. Un aumento di cinque punti percentuali, passando così al 45%, del credito d’imposta a favore delle imprese che non consumano molto gas. Il credito d’imposta si applica, anche per loro, al costo per la spesa d’acquisto del gas entro marzo 2023.
  4. È previsto anche un credito d’imposta del 20% per le imprese del settore agricolo e pesca. Il credito d’imposta vale per le spese relative all’acquisto di carburante necessario al funzionamento degli stabilimenti dell’impresa. Spese fatte sempre entro marzo 2023.

Se vuoi conoscere tutti i Bonus del 2023, Clicca qui.

Conclusioni

L’obiettivo di questo bonus energia per le imprese 2023 è chiaro, il governo si è reso conto della grande fatica che stanno facendo le imprese negli ultimi anni. Il caro energia ha impattato tutti, mettendo in difficoltà le grandi aziende e portando a chiudere alcune piccole. Infatti sono quest’ultime le più colpite dall’aumento dei prezzi, che non avendo un capitale importante per rimanere a galla, sono costrette a chiudere.

Finché il modello per la definizione del prezzo non cambierà sarà difficile un’inversione della rotta della situazione. Ci auguriamo quindi che cambi il modello marginale per la definizione del prezzo energetico e che gli effetti dell’inflazione e la guerra in Ucraina cessino velocemente.

Intanto, L’unico modo per dare una boccata di ossigeno alle imprese rimangono bonus e agevolazioni come il bonus energia per le imprese.