Tutti i bonus che puoi richiedere senza ISEE: l’elenco aggiornato e completo

Anche nel 2025, nonostante l’ (ISEE) resti lo strumento cardine per l’accesso a molti bonus e agevolazioni sociali.

La normativa vigente prevede infatti che alcune misure di sostegno economico siano riconosciute indipendentemente dalla presentazione dell’attestazione ISEE, consentendo così a un’ampia platea di beneficiari di accedere a diritti e agevolazioni anche in assenza di tale documento.

Le categorie più coinvolte da queste agevolazioni sono famiglie con figli, anziani con basso reddito, persone con disabilità e over 75, oltre a chi necessita di servizi come asili nido, esenzioni ticket sanitari o agevolazioni fiscali. Al momento, non sono previste modifiche rilevanti rispetto al 2024, ma è in corso un tavolo governativo per una possibile riforma ISEE nel 2026 che potrebbe influire sulle modalità di accesso ai bonus.

Bonus senza ISEE: le principali agevolazioni per famiglie e singoli

Assegno unico universale per figli a carico

L’Assegno unico universale (AUU) rimane una delle principali misure di sostegno alle famiglie con figli a carico, garantito anche senza presentazione dell’ISEE. In assenza della certificazione, spetta un importo minimo che, per il 2025, è pari a 57,50 euro mensili per ciascun figlio minore e 28,70 euro per figlio maggiorenne, con maggiorazioni per figli successivi al secondo o per situazioni di disabilità. Le maggiorazioni per figli di età inferiore a un anno o per nuclei con almeno tre figli restano invece sempre riconosciute integralmente. Nel 2026, si attende un incremento dovuto all’adeguamento Istat del costo della vita, stimato intorno all’1,7%.

Bonus asilo nido

Il bonus asilo nido è un altro contributo che può essere richiesto senza ISEE, ma in questo caso l’importo è fisso e pari a 1.500 euro annui (circa 136 euro al mese per 11 mesi). La legge di Bilancio 2024 ha previsto maggiorazioni per figli successivi al secondo, ma queste non spettano se non è presentata l’attestazione ISEE. A differenza dell’Assegno unico, il bonus nido non sarà rivalutato nel 2026 e manterrà gli stessi valori attuali.

Assegno sociale

L’Assegno sociale è destinato agli anziani con almeno 67 anni che versano in condizioni economiche disagiate. Non è richiesta la presentazione dell’ISEE, ma si valuta il reddito personale e del coniuge. Per il 2025 la soglia di reddito per accedere alla prestazione è fissata a 7.002,84 euro annui. L’importo massimo mensile è pari a 538,68 euro, che può aumentare fino a quasi 550 euro nel 2026 in seguito alla rivalutazione Istat prevista.

Bonus per invalidi e disabili

Le prestazioni a favore di persone con invalidità civile o disabilità non richiedono generalmente l’ISEE, ma si basano sul reddito individuale o familiare. A titolo esemplificativo, per invalidi totali al 100% l’importo mensile è di 336 euro, mentre l’indennità di accompagnamento arriva a 542 euro. Anche queste cifre sono soggette a rivalutazione nel 2026. Inoltre, diverse agevolazioni fiscali per disabili, come l’acquisto di auto con IVA ridotta o bonus per dispositivi tecnologici, sono accessibili senza ISEE.

Esenzioni e agevolazioni senza ISEE

  • Esenzione Canone Rai: Riservata ai cittadini con almeno 75 anni e reddito personale o familiare inferiore a 8.000 euro, senza necessità di attestazione ISEE.
  • Esenzione ticket sanitario: Si applica in base al reddito familiare complessivo e non richiede la presentazione dell’ISEE. Nel 2025 la soglia di reddito è fissata a 36.151,98 euro per minori di 6 anni e over 65, e a 8.263,31 euro per disoccupati, pensionati sociali e titolari di pensioni minime con limiti specifici.
  • Detrazioni fiscali Irpef: Le detrazioni per spese sanitarie, veterinarie, bonus edilizi e altre agevolazioni fiscali sono fruibili senza ISEE, anche se nel 2025 è stato introdotto un tetto massimo alle spese detraibili modulato in base al reddito e al numero di figli.

Anche chi vive da solo può accedere a numerose agevolazioni economiche e fiscali senza vincoli particolari legati all’ISEE. In particolare, i lavoratori dipendenti single possono usufruire di fringe benefit esentasse fino a 1.000 euro, destinati a coprire spese sanitarie, utenze, affitto o mutuo della prima casa. Per chi ha trasferimenti lavorativi superiori a 100 km, è disponibile un’esenzione fino a 5.000 euro, con requisiti di reddito specifici.

Per i giovani under 36, il bonus mutuo prima casa resta valido anche per i single, con esenzioni fiscali e crediti d’imposta, a patto che l’ISEE non superi i 40.000 euro. Gli studenti fuori sede possono invece ottenere detrazioni IRPEF sulle spese di affitto fino a 2.633 euro annui, se l’università è distante almeno 100 km dal comune di residenza.

Sono inoltre attivi strumenti di sostegno al reddito come il Supporto Formazione e Lavoro (SFL), che prevede un contributo mensile da 350 a 500 euro per disoccupati con ISEE sotto i 6.000 euro, e l’Assegno di Inclusione per persone con disabilità o over 60 con ISEE inferiore a 9.360 euro.

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