L’Europa si muove verso un turismo più sostenibile e rispettoso, dove la tutela del territorio e della comunità locale.
Il turismo europeo si trova a un bivio: da un lato rappresenta un pilastro economico imprescindibile, dall’altro provoca crescenti tensioni con le comunità locali a causa di comportamenti scorretti e danni ambientali.
Per questa ragione, numerosi Paesi europei stanno introducendo sanzioni sempre più severe per i turisti indisciplinati, con multe che in alcuni casi raggiungono cifre esorbitanti, fino a 3.000 euro.
Nuove regole e sanzioni salate per i turisti in Europa
L’incremento dei flussi turistici, specie nei mesi estivi, ha spinto molte amministrazioni a intervenire per tutelare il decoro urbano, la sicurezza e l’ambiente. Le violazioni più comuni riguardano il consumo di alcolici in luoghi pubblici, il disturbo della quiete, il danneggiamento di monumenti e la gestione impropria dei rifiuti.
Un caso emblematico è quello della Spagna, dove nelle rinomate isole di Maiorca e Ibiza le multe per chi consuma bevande alcoliche in zone vietate possono arrivare fino a 3.000 euro. Anche località come Malaga hanno adottato codici di comportamento rigorosi, con sanzioni fino a 750 euro per infrazioni che spaziano dal mancato rispetto delle norme sul rumore all’uso improprio dei monopattini elettrici.
In Portogallo, ad esempio ad Albufeira, sono stati introdotti regolamenti particolarmente rigidi: oltre a vietare la passeggiata in costume da bagno al di fuori delle spiagge, sono proibiti atti come la nudità pubblica, l’urinare all’aperto e l’abbandono di carrelli della spesa, con multe fino a 1.500 euro.
Regole specifiche per la tutela ambientale e culturale
Non solo disturbi urbani: molte aree sono impegnate nella salvaguardia di siti naturali e culturali. Le Galapagos e la Lapponia hanno focalizzato le loro normative sulla protezione dei parchi naturali e dei monumenti storici, imponendo restrizioni severe ai visitatori.

Anche in Grecia, la raccolta non autorizzata di molluschi come le cozze può costare fino a 1.000 euro di multa, un segnale forte per contrastare attività che mettono a rischio gli ecosistemi marini.
In Francia, inoltre, è stato esteso il divieto di fumare in spiagge pubbliche, parchi gioco e aree frequentate da bambini, con controlli e sanzioni stringenti.
L’Italia al passo con le normative europee
Anche l’Italia, con le sue destinazioni più popolari come le Cinque Terre, ha adottato misure più rigorose per preservare i paesaggi e garantire la convivenza tra turisti e residenti. Le multe per chi danneggia l’ambiente o non rispetta le regole locali stanno aumentando, sottolineando l’importanza di un turismo responsabile.
Per i viaggiatori, quindi, è diventato fondamentale informarsi preventivamente sulle norme vigenti nelle mete prescelte, poiché un comportamento irrispettoso può comportare sanzioni molto onerose e compromettere la qualità dell’esperienza turistica stessa.