Tre eredi per una casa: cosa bisogna fare subito per evitare liti e finire in Tribunale

Quando ci sono più eredi, la divisione dell’eredità, in particolare di un immobile, può diventare una questione complessa

I problemi aumentano soprattutto quando il patrimonio consiste in una sola casa. Si tratta di una situazione piuttosto comune, che riguarda in molti casi figli o fratelli del defunto.

La gestione della casa ereditata non è sempre semplice, anche perché la legge non fornisce istruzioni dettagliate su come affrontare la divisione. Tuttavia, con un po’ di attenzione e una buona dose di accordo tra gli eredi, è possibile trovare soluzioni praticabili e soddisfacenti per tutti.

Tre eredi per una casa: come non finire in Tribunale

Nel caso in cui i tre eredi si mettano d’accordo sulla gestione dell’immobile, la divisione può risultare relativamente semplice e vantaggiosa. La legge lascia ampio spazio alla negoziazione tra le parti, e le soluzioni più comuni per la gestione della casa includono:

Eredità casa
Eredità casa: come non finire in tribunale – (impresamia.com)
  • Coabitare: Gli eredi possono decidere di vivere insieme nell’immobile, suddividendo gli spazi in base alle necessità di ciascuno e stabilendo periodi alterni di soggiorno.
  • Dividere l’uso degli spazi: Si può anche decidere di vivere nell’immobile in modalità alternata, ad esempio un erede può abitare nell’appartamento per un determinato periodo, e poi cedere il posto agli altri due.
  • Un solo erede abitante: Un’altra soluzione prevede che soltanto uno degli eredi viva nell’immobile, corrispondendo agli altri due una somma a titolo di canone, proporzionata alla loro quota di eredità.

In tutti questi casi, è fondamentale che la suddivisione rispetti le quote ereditarie stabilite dalla legge o dal testamento del defunto, che di solito sono uguali se gli eredi sono figli. Se gli eredi non vogliono o non possono abitare insieme, un’altra opzione è quella di affittare l’immobile e distribuire l’affitto in base alle quote ereditarie.

Se le soluzioni sopra descritte non sono soddisfacenti, gli eredi possono decidere di vendere l’immobile e dividere il ricavato secondo le rispettive quote. Tuttavia, prima di ricorrere a questa opzione, potrebbe essere utile considerare la possibilità di una compravendita delle quote tra i tre eredi: uno di loro potrebbe decidere di diventare unico proprietario, pagando agli altri due la parte corrispondente del valore dell’immobile.

La vendita, però, è sempre una decisione che deve essere presa d’accordo tra gli eredi. In caso contrario, quando non c’è consenso, sarà necessario rivolgersi a un giudice per risolvere la questione.

Se gli eredi non riescono a trovare un accordo, la questione verrà decisa dal tribunale. La divisione del bene immobile in natura, ovvero mantenendo il bene indiviso ma stabilendo l’uso di parti diverse della casa per ciascun erede, è una soluzione possibile, ma difficile da applicare a case di dimensioni piccole o medie, soprattutto se gli eredi sono più di due.

In genere, quando non si raggiunge un accordo, la soluzione preferita dal tribunale è la vendita dell’immobile tramite una procedura di vendita giudiziaria. Sebbene questa opzione risolva il problema della divisione, può comportare un notevole deprezzamento dell’immobile e, soprattutto, l’incidenza di costi legali aggiuntivi legati alla procedura, che riducono il valore finale ricavato dalla vendita.

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