La discussione resta aperta e il confronto con le politiche fiscali di altri Paesi europei evidenzia le differenze nelle strategie.
Il presidente polacco Karol Nawrocki ha recentemente firmato una legge rivoluzionaria che elimina completamente l’imposta sul reddito per le famiglie con almeno due figli a carico e con un reddito annuo inferiore a 140 mila zloty, equivalenti a circa 33 mila euro.
Questa misura, parte di un più ampio pacchetto di riforme fiscali noto come “armatura fiscale”, è stata concepita per sostenere le famiglie, incrementare il reddito disponibile e stimolare l’economia nazionale.
La riforma fiscale in Polonia: come funziona l’azzeramento delle tasse per le famiglie con figli
Il provvedimento polacco mira a ridurre il carico fiscale e agevolare le famiglie numerose. L’azzeramento dell’IRPEF riguarda i nuclei familiari con almeno due figli fiscalmente a carico, con redditi fino a 140 mila zloty annui. Per fare un confronto, l’aliquota IRPEF standard in Polonia prevede:
- il 12% per i redditi fino a 120 mila zloty (circa 28 mila euro);
- il 32% per redditi superiori a questa soglia, con un contributo fisso aggiuntivo;
- esenzione per redditi inferiori a 30 mila zloty.
L’esenzione totale dal pagamento delle imposte per le famiglie con figli rappresenta un significativo sollievo finanziario. Secondo le stime della presidenza polacca, ogni famiglia potrà risparmiare in media circa 235 euro all’anno, con risparmi che variano in base al reddito.
Per esempio, una famiglia con un reddito mensile lordo di 7.000 zloty (circa 1.650 euro) riceverà un beneficio fiscale di circa 93 euro al mese, mentre una famiglia con un reddito di 12.000 zloty mensili (poco meno di 3.000 euro) potrà risparmiare fino a 215 euro mensili, pari a oltre 2.500 euro annui. Tuttavia, chi già gode di esenzione IRPEF non trarrà alcun vantaggio dalla nuova normativa.
“Armatura fiscale”: un pacchetto di riforme per rilanciare l’economia
La legge che azzera l’imposta sul reddito è solo uno degli interventi contenuti nell’“armatura fiscale”, un insieme di misure che include anche:

- la riduzione dell’IVA dal 23% al 22%;
- l’abolizione dell’imposta sulle plusvalenze;
- l’introduzione di un meccanismo di indicizzazione delle pensioni basato su quote.
Queste riforme sono state presentate da Nawrocki durante la campagna elettorale come parte della sua promessa di alleggerire il carico fiscale e stimolare il consumo interno, favorendo così la crescita economica.
La situazione italiana: il confronto con il modello polacco e le difficoltà nel cambiamento
In Italia, invece, nonostante alcune proposte simili, non si è ancora arrivati a una riforma fiscale efficace che azzeri o riduca significativamente le tasse per le famiglie con figli. Nel 2024, il ministro Giancarlo Giorgetti aveva avanzato un piano per rivedere le detrazioni fiscali e introdurre maggiori incentivi per le famiglie numerose, ipotizzando un sistema ispirato al quoziente familiare adottato in Francia.
Questo modello prevede di calcolare l’imposizione fiscale sommando tutti i redditi del nucleo familiare e dividendoli per il numero dei componenti, riducendo così l’aliquota per chi ha più figli.
Tuttavia, la proposta non ha trovato copertura finanziaria sufficiente e non è stata inserita nella Legge di Bilancio, rimanendo lettera morta. Al momento, le famiglie italiane continuano a beneficiare di detrazioni e bonus, ma senza un sistema strutturato che azzeri o riduca drasticamente l’IRPEF come avviene in Polonia.