Fondamentale per chi viaggia con somme rilevanti di denaro seguire scrupolosamente le regole, per evitare complicazioni legali e finanziare.
Viaggiare con ingenti somme di denaro presenta norme precise che ogni passeggero deve conoscere per evitare sanzioni pesanti.
Nel contesto dei controlli sempre più stringenti sulle attività finanziarie a bordo degli aerei, è fondamentale essere informati sul limite di denaro contante trasportabile e sulle relative procedure doganali.
Limite massimo di denaro trasportabile in aereo
Secondo la normativa vigente, non esiste un divieto assoluto al trasporto di denaro in aereo, ma è previsto un limite soglia di 10.000 euro oltre il quale è obbligatoria la dichiarazione all’ufficio doganale.
Questa regola si applica non solo ai contanti, ma anche a tutti gli strumenti finanziari assimilabili, come assegni al portatore, traveller’s cheques, titoli al portatore, assegni non nominativi, carte ricaricabili anonime, oro e altri metalli preziosi.
In pratica, un passeggero può portare fino a 9.999,99 euro senza dover effettuare alcuna comunicazione. Nel momento in cui la somma complessiva – calcolata includendo anche i beni sopra citati – supera tale cifra, è necessario compilare un modulo di dichiarazione da presentare alle autorità doganali sia in fase di ingresso che di uscita dal territorio nazionale, e anche durante i passaggi di frontiera all’interno dell’Unione Europea.
La procedura di dichiarazione e la nuova modulistica 2024
La dichiarazione si effettua tramite un apposito modulo disponibile presso gli uffici doganali o scaricabile online dal sito dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli. Dal maggio 2024 è infatti in vigore un modello aggiornato, che va compilato con attenzione. Tra i dati richiesti figurano:
- Il valore dettagliato di ogni tipo di strumento trasportato;
- Provenienza e destinazione del denaro o dei beni;
- Dati personali del viaggiatore;
- Firma autografa o digitale.
La dichiarazione può essere presentata anche in via telematica, ma in questo caso il viaggiatore deve portare con sé la copia della ricevuta con il numero di registrazione da esibire agli agenti di frontiera.

È importante ricordare che questa normativa non riguarda il trasporto di opere d’arte, soggetto a regolamentazioni specifiche, ma si estende anche al trasferimento di denaro tramite servizi postali o equivalenti, con l’obbligo di dichiarazione al momento della spedizione o entro 48 ore dal ricevimento.
Sanzioni e rischi in caso di mancata dichiarazione
Non rispettare l’obbligo di dichiarazione comporta conseguenze severe. La legge italiana prevede infatti il sequestro amministrativo fino al 40% dell’importo eccedente la soglia e una sanzione amministrativa della stessa entità, con un minimo di 300 euro.
Tuttavia, se la sanzione viene pagata immediatamente presso l’ufficio doganale, la multa si riduce al 5% dell’eccedenza, con un minimo di 200 euro, ed è possibile evitare il sequestro.
Il pagamento può avvenire anche entro dieci giorni dal fatto, rivolgendosi al Ministero dell’Economia e delle Finanze, ma in questo caso sarà necessario richiedere il dissequestro entro cinque anni. Non sono previsti sconti per somme che superano i 265.000 euro o in caso di recidiva entro 365 giorni.
Infine, in caso di sospetti di reato, come il riciclaggio, le autorità doganali possono procedere a denunciare il passeggero alle competenti autorità giudiziarie, con pesanti conseguenze penali.