Pensioni, pericolo doppio pignoramento: come difendersi e quali sono i limiti massimi

Il tema delle pensioni rimane al centro dell’attenzione, soprattutto in relazione al rischio di un fenomeno sempre più diffuso: il doppio pignoramento.

Questa situazione rappresenta un pericolo concreto per molti pensionati, che possono vedersi decurtare parte del proprio reddito da più creditori contemporaneamente.

È fondamentale conoscere i meccanismi di tutela esistenti e i limiti di legge per evitare di ritrovarsi in difficoltà finanziarie insostenibili.

Il rischio del doppio pignoramento sulle pensioni

Il pignoramento della pensione è uno strumento legale attraverso il quale un creditore può ottenere il pagamento di un debito trattenendo una quota della pensione direttamente presso l’ente erogatore, come l’INPS. Tuttavia, la possibilità che un pensionato subisca un doppio pignoramento – ovvero che due o più soggetti procedano simultaneamente al recupero coattivo dello stesso reddito – è un rischio concreto e non sempre ben conosciuto.

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Pignoramento pensione – Impresamia.com

In Italia, la normativa prevede che la pensione sia in parte inaccessibile ai creditori, ma le garanzie non sono illimitate. La legge stabilisce specifici limiti percentuali alla quota pignorabile dell’assegno pensionistico, ma quando più creditori procedono con pignoramenti distinti, può accadere che la somma trattenuta superi questi limiti, creando situazioni di grave disagio per il pensionato.

Secondo la normativa vigente, la quota di pensione pignorabile è calcolata in base all’importo netto mensile ricevuto. Generalmente, per i debiti verso privati, non può superare un quinto dell’importo mensile, mentre per debiti verso l’erario o per alimenti la soglia può arrivare fino a un terzo.

Nel caso del doppio pignoramento, la legge prevede che la somma complessiva pignorata non superi comunque tali limiti percentuali rispetto alla pensione netta. Se invece le trattenute cumulative superano la soglia, il pensionato deve attivare una procedura di opposizione per far valere i propri diritti e limitare il prelievo.

In particolare, la normativa tutela chi percepisce pensioni di importo basso, prevedendo una quota minima non pignorabile che deve sempre essere lasciata al beneficiario per garantire la sussistenza minima. Questo significa che, anche in presenza di più pignoramenti, non può essere decurtata tutta la pensione.

Per evitare di trovarsi in una situazione di doppio pignoramento, è fondamentale monitorare periodicamente la propria situazione debitoria e le eventuali trattenute sulla pensione. È consigliabile rivolgersi a un consulente legale o a un patronato che possa fornire assistenza specifica in caso di pignoramento.

In caso di doppio pignoramento, il primo passo è richiedere all’ente pensionistico un dettaglio dei pignoramenti in corso e verificare che le trattenute rispettino i limiti di legge. Se si riscontrano irregolarità o eccessi, è possibile presentare opposizione al giudice competente per ottenere la riduzione delle trattenute.

Inoltre, in presenza di più pignoramenti, è importante comunicare tempestivamente con i creditori e, se necessario, chiedere una rateizzazione dei debiti per evitare che l’impatto finanziario sulla pensione diventi insostenibile.

L’informazione e la prevenzione sono strumenti fondamentali per tutelare i diritti dei pensionati e garantire una serenità economica che consenta di affrontare con maggiore tranquillità la terza età, senza il peso di decurtazioni eccessive che compromettano il benessere quotidiano.

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