Pensioni, nuovi tagli in arrivo: sarà un’estate amara per questa categoria di pensionati

Il sistema mira a garantire un aiuto maggiore a chi ha redditi più bassi o contribuzioni più lunghe.

L’estate si preannuncia difficile per una parte dei pensionati italiani, con l’INPS che applicherà dei tagli alla quattordicesima mensilità.

La misura interessa chi supera determinate soglie di reddito o chi matura i requisiti per la quattordicesima nel corso dell’anno, comportando una riduzione dell’importo spettante rispetto a quanto previsto dalle tabelle ufficiali.

Quando e perché si riduce la quattordicesima INPS

La quattordicesima viene erogata a luglio ai pensionati che ne hanno diritto, ma a differenza della pensione mensile essa non è soggetta a rivalutazione annuale e gli importi restano fissi. Tuttavia, l’INPS effettua tagli in due casi principali:

  • se il reddito personale del pensionato supera le soglie previste per il diritto all’intero importo, ma non abbastanza da escluderlo del tutto dalla platea dei beneficiari;
  • se il pensionato matura il diritto alla quattordicesima solo durante l’anno, quindi non per l’intero periodo.

In queste circostanze, viene applicata una riduzione proporzionale, calcolata secondo le norme vigenti, che può far risultare l’importo della quattordicesima inferiore alle aspettative.

Riduzione della quattordicesima per chi matura i requisiti nel 2025

Se il pensionato raggiunge i requisiti per la quattordicesima durante l’anno solare – per esempio, se compie 64 anni o inizia a percepire la pensione nel corso del 2025 – l’importo spettante viene calcolato in misura proporzionale ai mesi effettivi di diritto.

Per esempio, chi compie 64 anni a giugno riceverà la quattordicesima per 7/12 dell’importo teorico, mentre chi va in pensione a partire da aprile avrà diritto a 9/12. La somma viene erogata a luglio solo a chi ha maturato i requisiti entro quel mese; chi li raggiunge successivamente li riceverà con la rata di dicembre.

Tagli in base al reddito: le soglie e gli importi

L’ammontare della quattordicesima è legato al reddito personale e agli anni di contributi versati. Esistono due fasce principali di reddito che determinano due diverse tabelle di importi:

  • chi ha un reddito fino a 1,5 volte l’Assegno Sociale (pari a 11.766,30 euro per il 2025) riceve gli importi più alti;
  • chi supera questa soglia ma non oltre le 2 volte l’assegno sociale (fino a 15.688,40 euro) ha diritto a una quattordicesima ridotta.

Superati questi limiti, l’importo si riduce progressivamente fino ad azzerarsi. La normativa prevede formule precise per il calcolo, che tengono conto del reddito personale e degli anni di contribuzione, differenziando tra lavoratori dipendenti e autonomi.

Per esempio, un pensionato con meno di 15 anni di contributi e reddito fino a 11.766,30 euro può ricevere fino a 437 euro di quattordicesima. Con reddito superiore, l’importo si riduce gradualmente fino a scomparire oltre i 16.024 euro circa, a seconda della categoria contributiva.

Impatto per i pensionati e novità per il 2025

Questi meccanismi comportano che molti pensionati con redditi medio-alti vedranno una quattordicesima sensibilmente ridotta rispetto agli anni precedenti. Inoltre, chi matura il diritto alla quattordicesima nel corso del 2025 riceverà solo una quota proporzionale, rendendo l’estate particolarmente difficile per queste categorie.

L’INPS conferma dunque un quadro in cui la quattordicesima resta una misura di sostegno importante ma calibrata in modo rigoroso, con una forte attenzione ai redditi e ai contributi maturati.

Change privacy settings
×