Pensioni e redditi, c'è ancora tempo per inviare il documento più importante: rischi una sanzione

L’INPS, con il messaggio n. 3036 del 13 ottobre 2025, ha ribadito l’obbligo di comunicare i redditi percepiti nel corso del 2024.

L’obbligo di presentare la dichiarazione riguarda esclusivamente i pensionati non esclusi dal divieto di cumulo tra pensione e redditi da lavoro autonomo.

Pensioni e redditi, c’è ancora tempo per inviare il documento più importante: rischi una sanzione

In particolare, devono comunicare all’INPS i redditi derivanti da attività autonoma relativi all’anno 2024, indicandoli al netto dei contributi previdenziali e assistenziali e al lordo delle ritenute fiscali.

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Sono esentati dall’obbligo:

  • coloro che percepiscono pensioni o assegni di invalidità con decorrenza antecedente al 31 dicembre 1994;
  • titolari di pensione di vecchiaia, compresa quella liquidata nel sistema contributivo;
  • beneficiari di pensione di anzianità o trattamenti di prepensionamento a carico dell’assicurazione generale obbligatoria e relative forme sostitutive o esclusive;
  • pensionati con assegno di invalidità a carico dell’assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti o delle gestioni dei lavoratori autonomi con un’anzianità contributiva pari o superiore a 40 anni.

L’esenzione si estende anche ai redditi derivanti da incarichi pubblici, gettoni di presenza, indennità elettive o compensi per attività socialmente utili. L’obbligo si applica invece ai pensionati titolari di pensione di invalidità o inabilità della Gestione pubblica e dell’Inpgi, nonché a chi svolge attività di lavoro sportivo o funzioni di magistrato onorario.

La dichiarazione reddituale deve essere trasmessa esclusivamente in modalità telematica tramite il servizio “La dichiarazione della situazione reddituale (RED)” disponibile sul portale ufficiale INPS (www.inps.it). L’accesso al servizio necessita di credenziali digitali valide, quali SPID, Carta d’Identità Elettronica (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS).

Nel modulo online, il pensionato deve indicare i redditi da lavoro autonomo effettivamente percepiti nel 2024, oppure dichiarare “zero” in assenza di redditi, specificando inoltre il mese e l’anno di inizio e fine dell’attività autonoma.

Chi nel 2025 esercita un’attività autonoma è tenuto anche a presentare una dichiarazione a preventivo, stimando i redditi che intende conseguire, per consentire all’INPS di calcolare le trattenute provvisorie da applicare sulla pensione, con successivo conguaglio.

La mancata presentazione della dichiarazione entro il termine del 31 ottobre 2025 comporta l’applicazione di una sanzione pecuniaria pari all’intero importo annuo della pensione percepita nell’anno di riferimento, come previsto dal comma 8-bis dell’articolo 10 del decreto legislativo n. 503/1992. L’INPS, per recuperare l’importo dovuto, può trattenere direttamente le somme dalle rate di pensione future.

Per evitare penalità, il messaggio dell’INPS raccomanda di inviare la dichiarazione anche in caso di redditi nulli. La tempestività nell’adempimento è fondamentale per non incorrere in disagi economici legati a trattenute o sospensioni.

Parallelamente all’obbligo di dichiarazione reddituale, nel 2025 sono entrate in vigore importanti novità relative alla dichiarazione precompilata e agli aggiornamenti fiscali, che possono facilitare il lavoro dei pensionati nella compilazione e nell’invio delle dichiarazioni.

Per quanto riguarda la gestione dei rimborsi fiscali, il cedolino pensione di ottobre 2025 conterrà, oltre alle consuete informazioni su importi e trattenute, eventuali conguagli e rimborsi relativi al modello 730 presentato. I pensionati potranno consultare il documento online sul portale INPS o tramite l’app MyINPS.

I pensionati che percepiscono prestazioni collegate al reddito, come integrazioni al minimo, maggiorazioni sociali, assegni di invalidità non cumulabili e pensioni ai superstiti, devono essere particolarmente attenti a rispettare le scadenze per la dichiarazione reddituale. L’INPS effettua controlli annuali per verificare la corrispondenza tra i redditi dichiarati e quelli effettivamente percepiti.

Nei casi in cui la dichiarazione relativa agli anni precedenti non sia stata presentata entro i termini, l’ente applica sospensioni con trattenute del 5% sulle pensioni e può procedere alla revoca definitiva delle prestazioni, con richiesta di restituzione degli importi indebitamente percepiti.

Per agevolare la gestione economica dei pensionati, l’INPS ha reso noto il calendario ufficiale dei pagamenti delle pensioni per il 2025. Le erogazioni avverranno il primo giorno bancabile di ogni mese, con alcune eccezioni legate a festività o fine settimana. Per ottobre 2025, i pagamenti inizieranno mercoledì 1 ottobre, seguendo una turnazione alfabetica per il ritiro presso gli sportelli postali.

Le scadenze fiscali più rilevanti includono:

  • 31 ottobre 2025: termine ultimo per l’invio della dichiarazione RED da parte dei pensionati con redditi da lavoro autonomo;
  • 30 settembre 2025: termine per la presentazione del modello 730 precompilato;
  • 31 ottobre 2025: scadenza per l’invio del modello Redditi Persone fisiche.
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