Pensioni, addio ai 67 anni: scopri quando potrai davvero lasciare il lavoro e come muoverti tra le nuove regole.
Ogni volta che sento parlare di pensioni, mi sento un po’ confusa. Si dice sempre “in Italia si va in pensione a 67 anni”, ma la verità è più complicata. Credetemi, molto più interessante di quanto sembri. Pensavo che quella fosse una soglia fissa, un numero da segnare sul calendario, e invece scopro che ci sono modi per anticipare il pensionamento senza conseguenze esagerate. La legge Fornero, odiata e temuta da molti, in realtà offre diverse possibilità che spesso passano inosservate.
Quello che ho trovato davvero sorprendente è che, nonostante le voci, in media gli italiani lasciano il lavoro prima dei 67 anni . In pratica, la soglia ufficiale è più un riferimento che una realtà quotidiana, perché tra pensioni anticipate, quota 103, Opzione Donna e altre flessibilità, ci sono molte strade che permettono di staccare prima senza penalizzarsi troppo.
Pensioni, cambia tutto: ecco quando potrai davvero lasciare il lavoro
L’età minima per la pensione di vecchiaia è fissata a 67 anni con almeno 20 anni di contributi, ma non è detto che tu debba arrivare proprio a quella cifra. Esistono misure di flessibilità che consentono di anticipare l’uscita: pensione anticipata, Quota 103, Opzione Donna, precoci… tutti strumenti pensati per chi ha lavorato a lungo o ha esigenze particolari.
In pratica, se hai accumulato contributi sufficienti, puoi lasciare il lavoro qualche anno prima senza dover aspettare i 67 anni. Lo dice l’Inps: nel 2024 l’età media effettiva di pensione era intorno ai 64,8 anni , molto più bassa rispetto alla convinzione comune.
Per gli uomini con almeno 42 anni e 10 mesi di contributi e le donne con 41 anni e 10 mesi, l’uscita anticipata è una possibilità concreta. Esistono poi misure pensate per chi ha iniziato a lavorare giovanissimo: i cosiddetti precoci possono andare in pensione con soli 41 anni di contributi.

Quota 103 permette di accedere a 62 anni con 41 anni di contributi, ma con un piccolo ricalcolo contributivo dell’assegno. Mentre Opzione Donna consente alle lavoratrici di uscire a 61 anni con 35 anni di contributi. È chiaro che ogni scelta ha i suoi pro e contro, e la chiave è capire quale strada conviene di più in base alla propria carriera.
Un altro aspetto importante è l’importo dell’assegno: in media, nel 2024, era di circa 1.861 euro , con una differenza netta tra uomini e donne. È un elemento da considerare quando si valuta l’uscita anticipata, perché l’anticipo può ridurre l’importo futuro.
Insomma, tra flessibilità, quota 103 e pensioni anticipano, andare in pensione oggi non significa più aspettare i 67 anni. Fidati: capire le possibilità reali ti permette di pianificare meglio e, perché no, di godersi qualche anno in più di libertà senza ansie. La chiave è informarsi e valutare bene le opzioni, così da trasformare il pensionamento in un momento davvero sereno, senza sorprese.