Il rafforzamento delle politiche di welfare dedicate ai caregiver rappresenta una risposta concreta alle esigenze crescenti di molte famiglie.
Nel corso del 2025 sono state potenziate e introdotte nuove misure a sostegno dei caregiver familiari e delle persone con disabilità grave, con l’obiettivo di alleggerire il peso economico e assistenziale che grava su molte famiglie italiane.
Tra queste, spiccano la Prestazione Universale e il progetto Home Care Premium, due strumenti fondamentali che permettono di ottenere un bonus economico significativo, fino a 850-1.380 euro mensili, a seconda delle condizioni specifiche.
Questi benefici si aggiungono alle tradizionali tutele previste dalla Legge 104/1992, offrendo un supporto concreto a chi assiste persone non autosufficienti.
Le nuove tutele economiche della Legge 104 e il bonus per i caregiver
La Legge 104/1992 resta il fulcro normativo per la tutela delle persone con disabilità e dei loro familiari, garantendo diritti come:
- 3 giorni di permessi lavorativi retribuiti ogni mese;
- agevolazioni fiscali su acquisti e detrazioni;
- sostegni economici legati alle specifiche condizioni di disabilità.
Nel 2025, tuttavia, l’INPS ha introdotto due iniziative che ampliano e rafforzano queste protezioni, fornendo un supporto economico più sostanzioso.
La Prestazione Universale è rivolta a anziani con almeno 80 anni, titolari dell’indennità di accompagnamento, con un ISEE sociosanitario fino a 6.000 euro e che presentano un livello di bisogno assistenziale gravissimo. Questa misura sperimentale, attiva dal 1° gennaio 2025 fino al 31 dicembre 2026, prevede un importo mensile aggiuntivo di 850 euro da destinare esclusivamente a:
- pagamento di assistenti domiciliari assunti regolarmente;
- acquisto di servizi di assistenza non sanitaria da enti qualificati.
È importante sottolineare che l’erogazione di questo bonus è sottoposta a controlli trimestrali per verificare la corretta destinazione delle somme. In caso di uso improprio o mancanza di documentazione, la prestazione può essere revocata.
La domanda per la Prestazione Universale va presentata online tramite il portale INPS, utilizzando SPID, CIE o CNS, oppure con l’aiuto di un patronato. In caso di rinuncia, è obbligatorio comunicarlo formalmente all’ente previdenziale.
Home Care Premium 2025-2028: un contributo fino a 1.380 euro per dipendenti e pensionati pubblici
Un’altra misura di rilievo è rappresentata dal progetto Home Care Premium (HCP), riservato a dipendenti e pensionati pubblici iscritti alla Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali, e ai loro familiari non autosufficienti. Il nuovo bando è attivo dal 1° luglio 2025 al 30 giugno 2028.

Il contributo economico previsto da Home Care Premium permette di:
- retribuire assistenti familiari con regolare contratto di lavoro;
- accedere a servizi di assistenza qualificata offerti da enti convenzionati.
Gli importi variano in base al grado di disabilità e alla situazione economica: i casi più gravi di non autosufficienza con ISEE basso possono ricevere fino a 1.380 euro mensili, mentre importi inferiori sono destinati a chi presenta livelli di disabilità meno severi o un ISEE più elevato.
Per accedere a questa misura, sono necessari i seguenti requisiti:
- disabilità o invalidità pari almeno al 67%;
- ISEE in corso di validità.
La domanda va presentata online sul sito INPS, utilizzando SPID, CIE o CNS, oppure tramite patronati.
Chi può beneficiare del super bonus e come richiederlo
Il super bonus economico da 800 euro e oltre non è destinato a tutti, ma esclusivamente a chi assiste un familiare con disabilità grave o un anziano non autosufficiente che rientri nei parametri indicati.
È fondamentale rispettare i criteri relativi all’età, al grado di disabilità e alla situazione economica certificata dall’ISEE. L’obiettivo è fornire un sostegno mirato e realmente efficace, in grado di migliorare concretamente la qualità della vita di chi necessita di assistenza e di chi se ne prende cura quotidianamente.
Le modalità di richiesta sono ormai consolidate e avvengono principalmente attraverso il portale ufficiale dell’INPS, con l’ausilio degli strumenti digitali di identificazione personale (SPID, Carta d’Identità Elettronica, Carta Nazionale dei Servizi) o tramite l’assistenza offerta dai patronati. Questo sistema mira a semplificare l’accesso ai benefici, garantendo al contempo trasparenza e corretta erogazione delle risorse.
Grazie a queste iniziative, l’impegno di chi assiste un familiare con disabilità grave o non autosufficiente viene finalmente riconosciuto anche sotto il profilo economico, con un supporto che può arrivare fino a 1.380 euro al mese.