Le pensioni rappresentano una delle principali fonti di reddito per milioni di italiani, ma negli ultimi anni si sono intensificati i controlli e le misure di tutela contro le trattenute indebite.
La questione del doppio pignoramento sulle pensioni sta generando grande preoccupazione tra i pensionati, soprattutto per le conseguenze economiche che può comportare un errore banale nella gestione del proprio trattamento pensionistico.
Il fenomeno del doppio pignoramento si verifica quando su una stessa pensione vengono applicate trattenute da parte di più creditori contemporaneamente, senza la corretta valutazione della soglia di protezione prevista dalla legge. Questa situazione può causare un taglio fino al 40% dell’importo totale della pensione, mettendo a rischio il sostentamento del pensionato.
Il rischio del doppio pignoramento sulle pensioni: come e perché avviene
Le regole attuali sono molto rigorose e mirano a tutelare i pensionati attraverso limiti precisi sulle somme che possono essere trattenute. Tuttavia, spesso la mancanza di attenzione o la scarsa informazione portano a errori che si traducono in trattenute illegittime o eccessive. Nel dettaglio, è fondamentale comprendere che le somme pignorabili non possono superare una certa percentuale del trattamento pensionistico, che varia in base all’importo percepito.

Chi si trova in difficoltà con debiti e pignoramenti deve prestare particolare attenzione alle comunicazioni ricevute dall’INPS e dagli altri enti coinvolti, per evitare che un errore procedurale sfoci in un danno economico rilevante.
In presenza di un doppio pignoramento, il primo passo da compiere è verificare l’esistenza delle trattenute e confrontarle con le disposizioni di legge. L’INPS, infatti, ha l’obbligo di rispettare i limiti imposti, ma può accadere che più creditori agiscano contemporaneamente senza coordinarsi, generando trattenute cumulative eccessive.
È quindi essenziale rivolgersi tempestivamente a uno sportello INPS o a un consulente specializzato per richiedere chiarimenti e, se necessario, presentare ricorso. In molti casi, la normativa consente di sospendere temporaneamente le trattenute in attesa di una revisione del caso, evitando così un impoverimento immediato del pensionato.
Inoltre, la legge prevede che, in presenza di più pignoramenti, la priorità debba essere data a quello più recente, mentre il primo pignoramento non può essere superato in termini di importo trattenibile. Questo meccanismo serve a tutelare i pensionati da riduzioni eccessive e a garantire un minimo vitale.
Nel corso del 2025 sono state introdotte alcune novità legislative volte a rafforzare la protezione delle pensioni dai pignoramenti eccessivi. Tra queste, spiccano le disposizioni che prevedono una maggiore trasparenza nelle comunicazioni tra INPS e creditori, nonché l’obbligo di una verifica preventiva più accurata prima di procedere con trattenute multiple.
Questi aggiornamenti normativi sono fondamentali per evitare casi di pignoramento illegittimo e per garantire che le pensioni restino una fonte di sostentamento sicura per gli anziani italiani. È però necessario che i pensionati siano informati e consapevoli dei propri diritti, affinché possano intervenire tempestivamente in caso di problemi.
È consigliabile conservare sempre tutta la documentazione relativa al proprio trattamento pensionistico e alle eventuali trattenute, così da poter dimostrare facilmente qualsiasi anomalia o irregolarità.
La gestione delle pensioni richiede attenzione e consapevolezza, soprattutto in un contesto normativo in continua evoluzione e caratterizzato da misure severe contro gli abusi. Il rischio di vedersi decurtare fino al 40% del proprio assegno pensionistico per un semplice errore è concreto, ma con un po’ di cura e l’ausilio di professionisti è possibile tutelarsi efficacemente.