Pensione, risparmi centinaia di euro se ti trasferisci in questi Paesi europei: la lista dei nuovi paradisi fiscali

Questo cambiamento di paradigma vede quindi protagonisti pensionati con assegni elevati, che optano per un lifestyle più sereno e sostenibile.

Con oltre 228.600 pensionati italiani che hanno scelto di stabilirsi all’estero, il fenomeno della migrazione pensionistica continua a crescere, segnando un trend in forte aumento rispetto al passato, come evidenziano gli ultimi dati Inps relativi al 2024.

Tra le mete preferite, figurano sia tradizionali destinazioni europee sia alcune novità che si stanno imponendo per le condizioni fiscali e di vita particolarmente vantaggiose.

La crescita della mobilità pensionistica italiana

Secondo l’ultimo rapporto annuale Inps, il numero di pensionati italiani residenti all’estero è quasi triplicato negli ultimi dieci anni: da appena 10 ogni 100.000 a ben 33 ogni 100.000 titolari di pensione. Questo aumento è particolarmente significativo per chi percepisce assegni pensionistici elevati, superiori ai 5.000 euro mensili, che rappresentano il 45% di coloro che decidono di trasferirsi oltre confine.

Un dato interessante è che su 228.600 pensionati all’estero, solo 37.825 hanno lavorato per tutta la loro carriera in Italia; gli altri sono pensionati italiani che hanno maturato il diritto all’estero o che vivono un mix di esperienze lavorative internazionali.

La motivazione principale di questa migrazione è legata non tanto alla convenienza del cambio valutario, un tempo decisivo, quanto a fattori come la qualità della vita, il clima, i servizi sanitari e, non da ultimo, le agevolazioni fiscali.

Le destinazioni più ambite per i pensionati italiani

La classifica delle mete preferite dai pensionati italiani conferma la leadership di alcuni Paesi europei tradizionalmente apprezzati, ma riserva anche alcune sorprese. La Spagna si conferma la meta più ambita, con oltre 2.800 pensionati trasferitisi tra il 2010 e il 2024.

La scelta è favorita da un clima mite, comunità italiane consolidate e infrastrutture sanitarie facilmente accessibili.

In forte ascesa anche il Portogallo, grazie soprattutto alle politiche fiscali vantaggiose che attraggono pensionati con redditi elevati. Tradizionalmente apprezzati restano Svizzera, Francia e Germania, Paesi che offrono un buon equilibrio tra vicinanza culturale e qualità dei servizi.

Anche la Germania tra i Paesi più cercati – impresamia.com

Nuove entrate nella lista delle destinazioni emergenti sono la Tunisia, per il basso costo della vita e condizioni fiscali favorevoli, e l’Albania, scelta per la prossimità geografica e la convenienza economica.

Incentivi fiscali e qualità della vita: i fattori chiave

Uno dei principali incentivi per i pensionati che si trasferiscono all’estero è rappresentato dalla possibilità di beneficiare di sgravi fiscali come l’IMU ridotta al 50% sugli immobili posseduti in Italia ma non residenti. Questo tipo di agevolazione rende più conveniente mantenere proprietà nel nostro Paese senza sostenere un carico fiscale eccessivo.

Inoltre, la scelta di vivere in Paesi con un costo della vita più basso permette di risparmiare centinaia di euro mensilmente, migliorando contemporaneamente la qualità della vita grazie a un clima più favorevole e a servizi adeguati alle esigenze degli anziani.

La ricerca di ambienti stimolanti e accoglienti si traduce così in una mobilità pensionistica sempre più strategica e consapevole.

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