Molti pensionati attendono la quattordicesima tra verifiche INPS e controlli sui redditi ecco chi rischia ritardi nel pagamento dell’assegno aggiuntivo nel 2025.
La quattordicesima pensione rappresenta un’importante integrazione per molti pensionati italiani, ma negli ultimi tempi si sono registrati ritardi e difficoltà nella sua erogazione. Molti beneficiari si chiedono quindi quando potranno ricevere effettivamente questo assegno aggiuntivo e quali sono le cause di eventuali ritardi.
Quattordicesima pensione: cos’è e chi ne ha diritto
La quattordicesima pensione è un importo aggiuntivo corrisposto ai pensionati con redditi medio-bassi, generalmente erogato nel mese di luglio. Questo bonus economico, introdotto per aiutare i pensionati a far fronte alle spese estive, varia in base all’ammontare della pensione e alla situazione reddituale del beneficiario.
In base alla normativa attuale, hanno diritto a ricevere la quattordicesima pensione coloro che percepiscono un trattamento pensionistico annuo inferiore a determinate soglie di reddito, indicativamente intorno ai 13.000 euro. L’importo dell’assegno può variare da circa 336 a 504 euro, a seconda dell’età e dell’entità della pensione.

Negli ultimi anni, diversi pensionati hanno segnalato la mancata erogazione della quattordicesima pensione nel periodo previsto, con conseguenti difficoltà economiche. Le ragioni principali di questi ritardi sono riconducibili a fattori tecnici e organizzativi da parte dell’INPS, l’ente previdenziale che gestisce il pagamento.
L’INPS ha infatti dovuto affrontare problematiche legate all’aggiornamento delle banche dati e alla verifica dei requisiti reddituali, in particolare per coloro che percepiscono più trattamenti pensionistici o che hanno redditi da lavoro autonomo o dipendente. Queste verifiche, necessarie per evitare indebiti, hanno rallentato l’elaborazione delle pratiche.
Inoltre, la complessità delle normative fiscali e previdenziali, insieme ai cambiamenti normativi intervenuti negli ultimi anni, hanno reso più articolata la procedura di calcolo e di erogazione della quattordicesima, con conseguenti ritardi nelle comunicazioni e nei pagamenti.
Nel 2025, l’INPS ha annunciato che la quattordicesima pensione sarà corrisposta a partire dalla seconda metà di luglio, ma con ritardi per alcune categorie di pensionati. In particolare, chi percepisce più pensioni o redditi da lavoro deve attendere ulteriori controlli prima dell’accredito.
I pensionati che hanno presentato la domanda correttamente e che rispettano i requisiti reddituali vedranno l’assegno arrivare in busta paga o direttamente sul conto corrente tra la fine di luglio e i primi di agosto. Tuttavia, per chi presenta situazioni reddituali più complesse o incongruenze nei dati, la tempistica potrebbe allungarsi fino a settembre.
L’INPS invita i beneficiari a consultare il proprio estratto conto previdenziale online e a verificare la presenza di comunicazioni ufficiali relative alla quattordicesima. In caso di dubbi o mancata erogazione, è possibile rivolgersi agli sportelli dell’ente o utilizzare il servizio di assistenza telefonica.
Per accelerare la ricezione della quattordicesima pensione, è fondamentale che i pensionati mantengano aggiornati i propri dati anagrafici e reddituali presso l’INPS, segnalando tempestivamente variazioni come nuove fonti di reddito o cambi di residenza. Inoltre, è consigliabile verificare con attenzione la documentazione richiesta e presentare eventuali autocertificazioni entro i termini stabiliti.
In caso di ritardo o mancato pagamento, è opportuno contattare l’INPS per chiedere chiarimenti e, se necessario, presentare un reclamo formale. Alcuni enti di patronato offrono inoltre supporto gratuito per la gestione delle pratiche e l’orientamento sui diritti dei pensionati.
La quattordicesima pensione resta un aiuto importante per molte famiglie italiane, soprattutto in un contesto economico segnato dall’inflazione e dall’aumento dei prezzi. Mantenere sotto controllo la situazione previdenziale e conoscere i propri diritti è fondamentale per evitare disagi e garantire una corretta erogazione di questo beneficio.