Con l’entrata in vigore delle recenti disposizioni relative alla Legge 104/1992, si confermano gli aiuti alle persone con disabilità grave.
Tra le novità più rilevanti, spicca l’erogazione diretta di un bonus fino a 3.600 euro per l’assistenza domiciliare, accessibile senza la necessità di presentare l’ISEE, una semplificazione significativa che mira a facilitare l’accesso al beneficio.
Il bonus di 3.600 euro previsto dalla normativa è destinato in particolare alle famiglie con figli gravemente disabili di età inferiore ai tre anni, che non possono frequentare l’asilo nido. Questo incentivo economico viene erogato per sostenere l’assistenza domiciliare in presenza di familiari impossibilitati a garantire una cura continuativa a causa di impegni lavorativi o altre necessità.
L’importo del bonus varia in base alla gravità della patologia e alle specifiche esigenze del minore, garantendo così un supporto mirato e proporzionato alle necessità di ciascun nucleo familiare.
La domanda per ottenere il contributo va presentata esclusivamente tramite il portale dell’INPS, utilizzando credenziali digitali quali SPID, CIE o CNS. La procedura non richiede la presentazione dell’ISEE, aspetto che semplifica notevolmente l’iter burocratico. Dopo la valutazione positiva della domanda, l’INPS provvede a versare la somma direttamente sul conto corrente del richiedente.
Oltre a questo bonus, la Legge 104 offre altre agevolazioni di rilievo, come i permessi lavorativi retribuiti per chi assiste un familiare disabile e le detrazioni fiscali per le spese mediche e per l’acquisto di veicoli adattati al trasporto di persone con disabilità.
La Legge 104: quadro normativo e aggiornamenti recenti
La Legge 104 del 5 febbraio 1992 rappresenta la legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone con disabilità in Italia. Nel corso degli anni è stata oggetto di numerose modifiche e integrazioni, anche recenti: il 3 novembre 2023, il Consiglio dei Ministri ha approvato due decreti legislativi che riformano il processo di accertamento della disabilità. Dal 1º gennaio 2025, infatti, sarà l’INPS a gestire l’intero procedimento di valutazione, effettuando una valutazione bio-psico-sociale integrata con il riconoscimento dell’invalidità civile.
Tra le principali misure previste dalla normativa, si segnalano:
- Permessi lavorativi retribuiti: fino a tre giorni al mese per i lavoratori che assistono familiari con disabilità grave, con priorità per il lavoro agile;
- Agevolazioni fiscali: detrazioni per spese mediche, IVA agevolata al 4% su protesi e veicoli adattati, esenzione dal bollo auto e dalla tassa di concessione governativa sulla telefonia mobile;
- Posto auto riservato: rilascio gratuito del pass per invalidi e possibilità di richiedere un posto auto riservato vicino al domicilio.
La giurisprudenza più recente ha inoltre stabilito che i permessi per assistere il familiare disabile possono essere utilizzati anche in orari serali e notturni, purché siano giustificati da esigenze effettive e certificate, e che il caregiver ha diritto a brevi pause per attività personali a scopo terapeutico o di benessere psico-fisico.

Nel panorama degli aiuti economici per le persone con disabilità e i loro familiari, si confermano per il 2025 diversi bonus e agevolazioni integrative, tra cui:
- Bonus auto: rivolto a persone con disabilità motoria grave, visiva o psichica, questo beneficio prevede una detrazione fiscale del 19% fino a un massimo di 18.075,99 euro sull’acquisto di veicoli, IVA agevolata al 4% e esenzione dal bollo e dal passaggio di proprietà. Queste misure facilitano l’acquisto di mezzi di locomozione adeguati alle esigenze specifiche.
- Bonus badanti: per i soggetti non autosufficienti, è prevista una detrazione del 19% sulle spese sostenute per l’assistenza personale, fino a un limite di 2.100 euro, con requisiti reddituali che non devono superare i 40.000 euro annui.
- Bonus assicurazioni: detrazione fiscale del 19% per le polizze assicurative che coprono il rischio di morte o invalidità permanente superiore al 5%, riservata a persone con reddito complessivo fino a 120.000 euro.
- Agevolazioni fiscali sulle eredità: per persone con disabilità grave, l’imposta di successione si applica solo sulla quota ereditata che supera 1.500.000 euro, alleggerendo così il carico fiscale in caso di trasferimenti patrimoniali.
- Pensioni per invalidi civili: riconosciute a chi ha una capacità lavorativa ridotta almeno del 74%, con importi variabili fino a circa 17.920 euro annui in caso di inabilità totale.
- Esenzione del ticket sanitario: valida per invalidi civili al 100%, ciechi e sordomuti, con durata illimitata per la massima invalidità e proroghe fino a dieci anni per percentuali inferiori.
- Sostegno tecnologico: contributi per l’acquisto di dispositivi tecnologici e strumenti assistivi, fondamentali per migliorare la qualità di vita e l’autonomia delle persone con disabilità.
- Assegno unico per figli disabili: importi maggiorati per minori con disabilità media, grave o non autosufficienza, con cifre che possono arrivare fino a 113,50 euro mensili, a seconda della gravità e dell’Isee familiare.
- Detrazioni per barriere architettoniche: confermate detrazioni fiscali del 50% o 75% per interventi di abbattimento delle barriere negli edifici, fino a un tetto di spesa di 96.000 euro.