Questi chiarimenti sono fondamentali per orientare correttamente i contribuenti nella scelta degli interventi da realizzare.
È stato recentemente attivato un nuovo contributo economico per la casa, destinato a chi ha effettuato interventi di efficientamento energetico nel corso del 2025.
Questo aiuto rappresenta una concreta opportunità per migliorare l’efficienza abitativa e beneficiare di importanti incentivi fiscali, ma pochi conoscono le modalità per accedervi correttamente e nei tempi stabiliti.
Scadenze e requisiti per la comunicazione ENEA
Chi ha realizzato lavori come la sostituzione di infissi, l’installazione di pompe di calore o altri interventi riconducibili all’Ecobonus nei primi sei mesi del 2025, deve inviare la comunicazione all’ENEA entro il 29 settembre. Il portale dedicato, attivo dal 30 giugno, ha aperto ufficialmente i 90 giorni previsti per l’invio della documentazione, un passaggio fondamentale per non perdere il diritto alle detrazioni fiscali.
Importante sottolineare che questa scadenza si applica anche agli interventi avviati nel 2024 e conclusi o saldati nel primo semestre del 2025. La precisione nel rispetto di questo termine è cruciale per conservare l’accesso agli incentivi previsti.
La comunicazione ENEA è obbligatoria per tutti gli interventi rientranti nell’Ecobonus, mentre per il bonus ristrutturazione rimane facoltativa e a scopo statistico. Tuttavia, l’invio è consigliato anche in quest’ultimo caso per evitare problemi in eventuali verifiche fiscali. L’Agenzia delle Entrate avverte che l’omissione della comunicazione quando è richiesta può comportare la perdita del diritto alla detrazione.
Novità fiscali 2025: agevolazioni e modalità di invio
Dal 1° gennaio 2025, sia l’Ecobonus sia il bonus ristrutturazione prevedono una detrazione fiscale pari al 50%, da ripartire in 10 anni, a patto che:
- l’intervento riguardi un’abitazione in cui il contribuente risiede abitualmente;
- il contribuente detenga un diritto reale sull’immobile (proprietà, usufrutto, uso o abitazione).
Per inviare la comunicazione, è possibile accedere al portale ENEA tramite le credenziali SPID o Carta d’Identità Elettronica (CIE). Dopo l’invio, il sistema rilascia un codice identificativo da conservare per eventuali controlli futuri.

Si raccomanda di verificare che le spese siano correttamente acquisite nel sistema dell’Agenzia delle Entrate, soprattutto nel primo anno, quando potrebbe essere necessario inserirle manualmente nella dichiarazione dei redditi precompilata. Negli anni successivi, invece, i dati vengono riportati automaticamente.
Caldaie: esclusioni e conferme dopo i chiarimenti normativi
Il ritardo nell’apertura del portale ENEA 2025 è stato dovuto alla necessità di definire quali tipologie di caldaie restano ammesse tra le agevolazioni fiscali. La Legge di Bilancio 2025, in linea con la normativa europea, ha escluso dal bonus le caldaie a condensazione alimentate da combustibili fossili.
Restano invece agevolati:
- i micro-cogeneratori, anche se alimentati da combustibili fossili;
- i generatori a biomassa;
- le pompe di calore ad assorbimento a gas;
- i sistemi ibridi composti da pompa di calore e caldaia a condensazione, se progettati e assemblati in fabbrica per funzionare insieme (D.M. 6/08/2020).