Questi interventi, nel loro complesso, rappresentano un passo avanti nel supporto economico e sociale alle fasce più vulnerabili e ai lavoratori.
Con l’approvazione della Manovra 2026, il governo italiano ha introdotto una serie di misure economiche e sociali volte a sostenere famiglie, lavoratori e pensionati.
Le novità contenute nella legge di bilancio si concentrano sull’incremento e il rifinanziamento di diversi bonus e agevolazioni, accompagnati da modifiche normative che impattano sulla qualità della vita e sulle dinamiche lavorative. Ecco un’analisi dettagliata degli interventi principali che entreranno in vigore da gennaio 2026.
Potenziamento dei congedi parentali e sostegni alle famiglie
Una delle misure più significative riguarda il congedo parentale facoltativo gestito dall’INPS, che viene non solo confermato ma anche ampliato. Ogni genitore avrà diritto a usufruire di tre mesi di congedo retribuito all’80% dello stipendio nei primi sei mesi di vita del figlio, o in seguito ad adozione o affidamento.
La novità sostanziale è rappresentata dall’estensione del periodo di utilizzo del congedo fino ai 14 anni del bambino, rispetto ai 12 anni previsti in precedenza. Questa modifica mira a facilitare una migliore conciliazione tra carriera lavorativa e responsabilità familiari, un tema di rilievo nel dibattito socio-economico attuale.
Parallelamente, la Carta “Dedicata a te”, strumento di sostegno economico gestito dai Comuni per l’acquisto di beni alimentari e di prima necessità, riceve un rifinanziamento di 500 milioni di euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027. Questo garantisce la continuità di un aiuto fondamentale per le famiglie più vulnerabili.
Incremento dei bonus per le mamme lavoratrici e agevolazioni fiscali per i lavoratori
Il 2026 vede un aumento dell’importo del bonus mamme lavoratrici, che passa da 40 a 60 euro mensili per ogni mamma con almeno due figli e un ISEE fino a 40.000 euro.

Il beneficio si estende alle lavoratrici dipendenti, autonome e libere professioniste e viene riconosciuto fino ai 10 anni del figlio più piccolo per chi ha due figli, e fino ai 18 anni per chi ne ha tre o più. Questo intervento riconosce la duplice funzione della donna come lavoratrice e pilastro della famiglia, fornendo un sostegno concreto alla genitorialità.
Un’altra novità importante riguarda la tassazione sui premi di produttività, che viene ridotta dall’attuale 5% all’1%, con un innalzamento del limite massimo da 3.000 a 5.000 euro annui.
Questa misura favorisce l’introduzione di sistemi di incentivazione legati a produttività, qualità e redditività aziendale, incentivando così una maggiore flessibilità e competitività nel mondo del lavoro.
Novità su buoni pasto e pensioni minime
Per quanto riguarda i buoni pasto elettronici, la soglia di esenzione fiscale è destinata a salire da 8 a 10 euro a partire dal 2026. Considerando una media di circa 220 giorni lavorativi all’anno, i lavoratori potranno godere di un vantaggio netto compreso tra 440 e 500 euro annuali, un incremento significativo rispetto alla situazione attuale.
Sul fronte delle pensioni, la bozza della legge di bilancio prevede un aumento graduale di circa 20 euro al mese per le pensioni minime, insieme a un adeguamento dei requisiti pensionistici in base all’aspettativa di vita.
Non si tratta quindi di un aumento pieno e immediato, ma di un intervento progressivo che potrebbe subire modifiche durante l’iter parlamentare.