L’INPS rivuole i soldi della Naspi? C’è un solo per difenderti: cosa devi fare subito

La richiesta da parte dell’INPS di restituzione della NASpI rappresenta un problema che investe numerosi lavoratori disoccupati.

Questo articolo spiega come difendersi e quali sono le regole aggiornate per la restituzione della NASpI.

Una situazione molto comune riguarda il caso in cui l’INPS chieda la restituzione di una parte dell’indennità di disoccupazione erogata ma non dovuta. Questo accade, ad esempio, quando il beneficiario della NASpI trova un nuovo lavoro e non comunica tempestivamente all’Istituto il cambiamento, oppure quando l’INPS ha effettuato un pagamento errato.

L’indennità mensile di disoccupazione è riconosciuta ai lavoratori subordinati che hanno perso involontariamente il lavoro e copre un periodo massimo di 24 mesi, calcolato in base alle settimane lavorate nei quattro anni precedenti. Tuttavia, in caso di nuova occupazione, il reddito percepito può incidere sulla sospensione o revoca della prestazione. Se il beneficiario continua a percepire la NASpI senza averne diritto, l’INPS può richiedere l’immediata restituzione delle somme indebitamente percepite.

Un esempio pratico è la segnalazione di un nostro lettore che ha ricevuto una richiesta di restituzione di quasi 900 euro di NASpI. Nonostante avesse trovato un nuovo lavoro, l’INPS gli avrebbe erogato un mese in più d’indennità. La situazione si complica ulteriormente quando la richiesta arriva in un momento di difficoltà economica, come nel caso di perdita del secondo impiego.

Come funziona la NASpI e quando scatta la restituzione

La NASpI è una prestazione che spetta ai lavoratori subordinati che abbiano perso involontariamente l’impiego, compresi apprendisti, soci lavoratori di cooperative, personale artistico e dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni. Dal 1° gennaio 2022, la platea dei beneficiari si è ampliata includendo anche gli operai agricoli a tempo indeterminato delle cooperative.

La durata dell’indennità è pari alla metà delle settimane contributive maturate negli ultimi quattro anni, esclusi i periodi già coperti da altre prestazioni di disoccupazione. L’importo della NASpI viene calcolato in base alla retribuzione media mensile degli ultimi quattro anni, con una riduzione progressiva del 3% al mese a partire dal sesto mese di percezione (o dall’ottavo mese per chi ha più di 55 anni).

Se il beneficiario intraprende un nuovo rapporto di lavoro subordinato o una attività autonoma, è obbligato a comunicarlo all’INPS entro 30 giorni dall’inizio dell’attività, indicando anche il reddito annuo previsto. Il mancato rispetto di questa comunicazione comporta la decadenza della prestazione e la conseguente richiesta di restituzione delle somme erogate indebitamente.

Casi di sospensione e revoca

Il lavoratore che riprende un’attività lavorativa con reddito superiore a determinate soglie vede sospesa o revocata la NASpI. In particolare:

  • Se il nuovo reddito supera il limite esente da imposizione fiscale (ad esempio, 5.500 euro per attività autonoma), la prestazione viene ridotta o sospesa;
  • Se il lavoratore svolge più rapporti di lavoro part-time, la NASpI può essere erogata in forma ridotta, a condizione che vengano rispettati gli obblighi di comunicazione;
  • In caso di mancata comunicazione dell’attività o del reddito, scatta la decadenza automatica dalla prestazione.

 

La restituzione della NASpI all’INPS è obbligatoria quando si è ricevuto un pagamento indebito, ma esistono strumenti per tutelarsi in caso di contestazioni o difficoltà economiche.

  1. Ricorso amministrativo: Se si ritiene ingiustificata la richiesta di restituzione, è possibile presentare un ricorso all’INPS entro 90 giorni dalla notifica della comunicazione. Il ricorso deve contenere gli elementi che dimostrano l’erroneità della richiesta o circostanze particolari.
  2. Prescrizione: L’INPS ha 10 anni di tempo per richiedere la restituzione delle somme indebitamente erogate. Quindi, se la richiesta arriva dopo questo termine, è possibile opporsi per prescrizione.
  3. Rateizzazione del debito: Per chi non dispone immediatamente delle risorse necessarie, è previsto dalla normativa l’accesso alla rateizzazione del debito. È necessario dimostrare le difficoltà economiche attraverso la documentazione richiesta dall’INPS. Questo strumento consente di dilazionare la restituzione dell’importo richiesto.
  4. Comunicazione tempestiva: La principale causa di richiesta di restituzione è la mancata comunicazione della nuova occupazione o del reddito. Per evitare problemi, è fondamentale aggiornare l’INPS appena si inizia una nuova attività lavorativa o si cambia situazione reddituale.

Aggiornamenti normativi e servizi INPS per la NASpI

L’INPS ha aggiornato le modalità di gestione e controllo della NASpI per il 2025, con particolare attenzione all’accuratezza delle comunicazioni da parte dei beneficiari e alla trasparenza delle procedure di erogazione.

Tra le novità più rilevanti:

  • Dal 1° ottobre 2025, cambiano le modalità di aggiornamento delle posizioni assicurative, con un sistema che consente di verificare in tempo reale eventuali incongruenze nelle domande di prestazione;
  • La piattaforma telematica MyINPS permette di monitorare l’importo erogato mensilmente e di consultare facilmente le variazioni sulla propria posizione contributiva e prestazionale;
  • È stato rafforzato il sistema di controllo e notifica, con una sospensione temporanea delle principali attività di controllo nel mese di agosto, per garantire un migliore servizio durante l’anno.

Inoltre, l’INPS offre numerosi canali di assistenza per i cittadini, tra cui il Contact Center Multicanale e il servizio INPS Risponde, che supportano i beneficiari nelle richieste di chiarimenti e nella gestione delle pratiche di restituzione o ricorso.

Chi percepisce la NASpI è quindi invitato a utilizzare i servizi online per comunicare tempestivamente ogni variazione della propria situazione lavorativa e reddituale, evitando così richieste di restituzione improvvise e difficili da gestire.

Change privacy settings
×