Con l’avvicinarsi del 2026, il panorama delle agevolazioni per persone con disabilità e i loro familiari si conferma ricco e articolato.
Per quanto riguarda la Legge 104 ci saranno importanti novità e conferme riguardanti sostegni economici, detrazioni fiscali e strumenti di inclusione sociale.
Di seguito, un quadro aggiornato delle principali misure e dei requisiti necessari per accedervi nel prossimo anno.
Sostegni economici e bonus per persone con disabilità nel 2026
Anche per il 2026 restano attivi numerosi sostegni economici diretti destinati a chi ha una invalidità civile o è titolare della Legge 104. Le prestazioni variano in base alla percentuale di invalidità riconosciuta.
A chi presenta un’invalidità dal 74% al 99% spetta un assegno mensile di circa 336 euro, mentre per gli invalidi al 100% è prevista una pensione di invalidità dello stesso importo, con possibilità di maggiorazioni fino a 747 euro in presenza di specifici limiti reddituali.
L’indennità di accompagnamento, pari a 542,02 euro al mese, continua a essere riconosciuta a chi non è autosufficiente e necessita di assistenza continua per svolgere le attività quotidiane. Una novità per il 2026 è il bonus anziani da 850 euro mensili, riservato agli over 80 che percepiscono l’indennità di accompagnamento e hanno un ISEE non superiore a 6.000 euro.
Per le famiglie con componenti disabili si conferma l’Assegno di inclusione (ADI), che eroga fino a 541 euro mensili per un disabile che vive da solo, con integrazioni per il contributo affitto.
Anche l’Assegno Unico Universale prevede maggiorazioni significative per i figli con disabilità: fino a 120,60 euro per minori non autosufficienti sotto i 21 anni, 109,10 euro per disabilità grave e 97,70 euro per disabilità media, con un contributo aggiuntivo anche dopo i 21 anni.
Tutti gli importi saranno adeguati all’inflazione all’inizio del 2026, con particolare attenzione alla rivalutazione dell’Assegno di inclusione, che per la prima volta potrebbe beneficiare di un aumento basato sul tasso di inflazione, portando un incremento stimato di circa 130 euro annui ai beneficiari.
Detrazioni fiscali e agevolazioni per l’acquisto dell’auto
Un capitolo cruciale per le famiglie è rappresentato dalle agevolazioni fiscali per l’acquisto di veicoli. Chi ha patologie che limitano la mobilità o capacità motorie può godere di una detrazione IRPEF del 19% su un tetto massimo di 18.075,99 euro, oltre all’applicazione dell’IVA agevolata al 4%, valida sia per vetture nuove che usate.

Sono inoltre previste esenzioni dal bollo auto e dall’imposta di trascrizione al PRA per il passaggio di proprietà, se il veicolo rispetta i requisiti per l’IVA agevolata.
Nelle dichiarazioni dei redditi, i disabili con invalidità grave o permanente possono dedurre integralmente le spese mediche e di assistenza specifica, un vantaggio fiscale superiore alla classica detrazione del 19%.
Questo beneficio è riservato anche ai titolari della Legge 104 con riconoscimento di disabilità lieve, agli invalidi al 100%, ai percettori dell’indennità di accompagnamento e ai grandi invalidi di guerra.
Barriere architettoniche, tutele lavorative e strumenti innovativi
Nel 2025 è ancora disponibile la detrazione del 75% per il bonus barriere architettoniche, che finanzia interventi per eliminare ostacoli quali rampe, ascensori e servoscala.
Tuttavia, senza interventi normativi, dal 2026 questa agevolazione cadrà al 36% per le abitazioni principali e al 30% per le seconde case, rappresentando una riduzione considerevole per le famiglie con necessità di adattamenti.
Sul fronte lavorativo, la Legge 104 garantisce tutele essenziali, tra cui tre giorni di permesso mensile retribuito per il disabile o il familiare assistente, congedi straordinari retribuiti, esclusione dal lavoro notturno e la protezione dal trasferimento in sedi lontane.
Sono inoltre previsti incentivi economici per i datori di lavoro che assumono persone con disabilità, con percentuali di contributo a carico dell’azienda variabili dal 35% al 70% in base al grado di invalidità.

Il sistema previdenziale offre diverse possibilità di pensionamento anticipato per lavoratori con invalidità certificata almeno al 67%, compresi strumenti come l’APE sociale, la Quota 41 e Opzione donna. Per invalidità superiori all’80% nel settore privato, è possibile accedere alla pensione di vecchiaia anticipata con soli 20 anni di contributi.
Tra le innovazioni più rilevanti figura la Disability card, la tessera nazionale della disabilità rilasciata dall’INPS, che certifica in modo semplice e riservato la condizione di disabilità senza necessità di esibire ogni volta documenti cartacei.
La carta è già riconosciuta in diversi Paesi UE e sarà estesa a tutti gli Stati membri entro il 2027, garantendo anche accesso agevolato a musei e luoghi culturali convenzionati. Possono richiederla persone con invalidità superiore al 67% e minori con disabilità riconosciuta, rappresentando un passo avanti verso l’inclusione sociale e il rispetto della privacy.