Legge 104, arriva il Bonus Caregiver: a chi spettano 800 euro in più sull’assegno

La Legge 104 garantisce diritti e agevolazioni, ma nel 2025 il sostegno ai caregiver cresce con Prestazione Universale e Home Care Premium.

Chi vive ogni giorno accanto a un familiare con disabilità grave conosce bene quanto l’assistenza possa essere impegnativa, tra costi sanitari, spese per farmaci, servizi a domicilio e attrezzature specifiche. La Legge 104 del 1992, già punto fermo per i diritti delle persone con disabilità, nel 2025 è affiancata da nuovi strumenti economici che alleggeriscono il peso sulle famiglie. L’Inps ha infatti introdotto misure che consentono di ricevere fino a 800 euro in più al mese, con contributi dedicati a chi garantisce assistenza quotidiana.

Due i progetti principali attivi quest’anno: la Prestazione Universale, destinata agli anziani non autosufficienti, e il programma Home Care Premium, rivolto a dipendenti e pensionati pubblici. Entrambe le iniziative hanno l’obiettivo di riconoscere il lavoro silenzioso dei caregiver e garantire maggiore stabilità economica a chi affronta ogni giorno la fragilità di un familiare.

Prestazione universale: sostegno agli anziani con bisogni assistenziali gravissimi

Dal 1° gennaio 2025 è partita la sperimentazione della Prestazione Universale, valida fino al 31 dicembre 2026. Si tratta di un contributo mirato ad anziani di almeno 80 anni, titolari di indennità di accompagnamento, con un ISEE sociosanitario fino a 6.000 euro e con riconosciuto un livello di bisogno assistenziale gravissimo.

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Prestazione universale: sostegno agli anziani con bisogni assistenziali gravissimi – impresamia.com

Il sostegno è composto da due parti: una quota fissa, pari all’indennità di accompagnamento già percepita, e una quota integrativa di 850 euro al mese. Quest’ultima può essere utilizzata solo per:

  • assumere assistenti domiciliari con contratto regolare,
  • acquistare servizi di assistenza qualificata da imprese accreditate.

L’Inps effettua controlli periodici sull’uso della quota integrativa. Chi non dimostra di aver destinato correttamente le somme rischia di perdere il beneficio. La domanda deve essere presentata sul sito dell’Inps tramite SPID, CIE o CNS, oppure con l’aiuto di un Patronato. È prevista anche la possibilità di rinunciare alla prestazione, comunicando la decisione attraverso la procedura telematica dedicata.

Questo contributo rappresenta un sostegno concreto per le famiglie con anziani non autosufficienti, spesso costrette a ricorrere a badanti e servizi privati. Con la Prestazione Universale, parte delle spese può essere coperta, permettendo una gestione più serena delle cure quotidiane.

Home care premium: contributi per dipendenti e pensionati pubblici

Dal 1° luglio 2025 è entrato in vigore anche il nuovo bando dell’Home Care Premium, valido fino al 30 giugno 2028. Questo programma offre un contributo economico mensile ai dipendenti e pensionati pubblici iscritti alla Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali, oltre che ai loro familiari non autosufficienti.

Il valore del sostegno varia in base al grado di disabilità e all’ISEE del nucleo familiare. Nei casi di non autosufficienza gravissima con redditi molto bassi, il rimborso può arrivare fino a 1.380 euro mensili. Le somme sono destinate sia all’assunzione di assistenti domiciliari regolari sia all’acquisto di servizi di assistenza qualificata.

Le domande si presentano esclusivamente online sul portale Inps, tramite credenziali digitali o con il supporto dei Patronati. È necessario fornire un ISEE aggiornato e la documentazione che certifichi la disabilità o un’invalidità pari almeno al 67%.

L’Home Care Premium rappresenta una risorsa importante perché integra gli strumenti previsti dalla Legge 104, offrendo un aiuto tangibile a chi affronta spese quotidiane elevate per garantire cure e dignità ai propri familiari.

Nel 2025 i caregiver hanno a disposizione un ventaglio di misure più ampio, che riconosce la centralità del loro ruolo. Non si tratta solo di aiuti economici, ma di strumenti che incidono direttamente sulla possibilità di organizzare un’assistenza stabile, continua e sicura. La 104 resta la base giuridica di riferimento, ma con la Prestazione Universale e l’Home Care Premium lo Stato manda un segnale: chi assiste un familiare fragile non deve sentirsi solo, perché anche i piccoli gesti, quando supportati, diventano più sostenibili.

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