La lente del Fisco si allarga: nel mirino anche i movimenti “extra-conto”

L’Agenzia delle Entrate sta intensificando il suo controllo su tutte le operazioni finanziarie effettuate dai contribuenti

Non solo quelle legate al conto corrente. Le indagini fiscali si estendono infatti anche a operazioni che avvengono direttamente allo sportello, come il pagamento di bonifici in contante o l’acquisto di assegni circolari, che pur non transitando su un conto corrente, sono comunque monitorate dal Fisco.

Una delle principali risorse a disposizione del Fisco per il monitoraggio delle operazioni è l’Anagrafe dei rapporti finanziari, una sezione specifica dell’Anagrafe tributaria. Questo strumento consente all’Agenzia delle Entrate di raccogliere e analizzare dati relativi ai movimenti finanziari dei contribuenti, compresi quelli legati a conti correnti, conti deposito, obbligazioni e carte di credito. Grazie a questa anagrafe, l’Agenzia ha un quadro completo delle risorse economiche del contribuente, sia nei conti tradizionali che in quelli meno noti, come le cassette di sicurezza e i fondi di investimento.

Le verifiche “extra-conto”

Il Fisco non si limita solo ad analizzare le movimentazioni sui conti correnti, ma ha accesso anche a una vasta gamma di altre informazioni. Questo include la registrazione delle operazioni effettuate tramite carte di credito, anche quelle ricaricabili, così come quelle relative ai rapporti fiduciari o alle gestioni patrimoniali. Anche le movimentazioni che avvengono fisicamente allo sportello di una banca o presso l’ufficio postale sono sotto il radar dell’Agenzia delle Entrate.

Controlli sui contribuenti
I controlli sui contribuenti italiani – (impresamia.com)

Tali operazioni sono monitorate per rilevare eventuali anomalie o discrepanze tra i movimenti finanziari dichiarati e le risorse effettivamente disponibili, che potrebbero suggerire la presenza di redditi non dichiarati o evasione fiscale.

Tra le operazioni non registrate direttamente sui conti correnti, ma ugualmente sorvegliate dal Fisco, ci sono bonifici o pagamenti con assegni circolari effettuati in contante allo sportello. Queste operazioni, pur non passando attraverso il sistema bancario tradizionale, sono comunque visibili al Fisco grazie alla comunicazione obbligatoria che gli operatori finanziari devono inviare all’Agenzia delle Entrate. Questo significa che non c’è modo di effettuare una transazione in contante senza che il Fisco venga a conoscenza del movimento, anche se non vi è alcun addebito sul conto corrente.

Ad esempio, se un contribuente decide di effettuare un bonifico utilizzando denaro contante, questa operazione non sfuggirà al controllo del Fisco. La banca, infatti, è obbligata a trasmettere i dati relativi all’operazione, comprese le informazioni sull’ordinante, anche se il denaro utilizzato non proviene dal conto corrente.

Le operazioni extra conto che rientrano nelle indagini fiscali comprendono l’acquisto di assegni circolari. Questi, quando pagati in contante, sono una delle operazioni che il Fisco monitora attentamente. Acquisto e vendita di valuta estera: questi movimenti, soprattutto quando effettuati in contante, sono tra le operazioni controllate. Inoltre, i pagamenti per cassa: il pagamento di alcuni servizi o l’acquisto di buoni postali possono essere tracciati dal Fisco, soprattutto se eseguiti in contante.

Non tutte le operazioni, tuttavia, sono tracciabili. Le uniche transazioni che non vengono monitorate dal Fisco sono quelle che avvengono interamente in contante e che non richiedono la registrazione ai fini fiscali. Ad esempio, se una persona paga in contante una prestazione privata, come un lavoro in nero, o acquista beni da un venditore che non richiede il codice fiscale, queste operazioni non saranno rilevabili dal Fisco.

Se l’Agenzia rileva movimenti sospetti, come operazioni extra conto che non si giustificano con il reddito dichiarato, potrebbe scattare un accertamento fiscale. In questi casi, il contribuente potrebbe essere chiamato a fornire spiegazioni o a regolarizzare la propria posizione tributaria.

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