ISEE rivoluzionato: arriva la riforma che ti permette di cumulare bonus come mai prima d’ora

Una rivoluzione nel sistema ISEE sta per trasformare radicalmente l’accesso ai bonus familiari in Italia.

Grazie a una riforma annunciata dalla Ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella, sarà finalmente possibile cumulare contemporaneamente più agevolazioni, come il Bonus Mamme e l’Assegno Unico Universale, senza più penalizzazioni o riduzioni automatiche.

Fino a oggi, il sistema ISEE – nato per assicurare un’equa distribuzione delle risorse pubbliche – ha prodotto effetti paradossali per molte famiglie, soprattutto quelle numerose.

La nuova riforma ISEE: un sistema di welfare più equo e sinergico

In particolare, le madri lavoratrici con almeno tre figli si sono trovate a dover scegliere tra diverse forme di sostegno, poiché il percepimento di un bonus rischiava di far aumentare il valore dell’ISEE familiare, causando una riduzione degli altri aiuti.

Un esempio emblematico è proprio quello del Bonus Mamme, che prevede un esonero contributivo fino a 3.000 euro annui, ma che, aumentando il reddito lordo, faceva lievitare l’ISEE e quindi ridurre l’ammontare dell’Assegno Unico Universale.

La riforma in arrivo spezza questa dinamica: il contributo riconosciuto con il Bonus Mamme non verrà più conteggiato nel calcolo dell’ISEE. Di conseguenza, le madri lavoratrici potranno godere pienamente di entrambi i benefici, senza che l’uno comporti una riduzione dell’altro.

Questo meccanismo, rivoluzionario nella sua semplicità, mira a rafforzare il sistema di welfare, evitando che un sostegno pubblico si trasformi in una penalizzazione.

ISEE rivoluzionato: arriva la riforma
In cosa consiste la nuova riforma – impresamia.com

Inoltre, la riforma amplia la platea delle beneficiarie: oltre alle lavoratrici a tempo indeterminato, potranno accedere al Bonus anche le lavoratrici con contratto a tempo determinato, autonome e professioniste, purché abbiano almeno tre figli, garantendo così maggiore equità e inclusività.

L’Assegno Unico: potenziato e più accessibile

L’Assegno Unico Universale rappresenta il cardine del sostegno alle famiglie, garantendo un aiuto minimo a tutte le famiglie con figli a carico, indipendentemente dal valore ISEE, ma con importi maggiori per chi ha redditi più bassi.

Tuttavia, il sistema attuale induce un meccanismo di “trappola della povertà”, dove migliorare la propria situazione economica, anche grazie a bonus statali, può ridurre l’assegno.

Grazie alla nuova normativa, questa spirale negativa viene interrotta: il Bonus Mamme non incide più sull’ISEE e quindi non riduce l’Assegno Unico. Per una famiglia tipo con tre figli e un reddito intorno a 30.000 euro, questo può tradursi in un incremento netto di centinaia di euro annui nel sostegno pubblico complessivo.

La riforma si inserisce in un contesto più ampio di potenziamento delle misure per la natalità, come il Bonus nuovi nati 2025, anch’esso compatibile con l’Assegno Unico e riservato a famiglie con ISEE non superiore a 40.000 euro per prestazioni minorili.

Le parole della Ministra Roccella: un cambio di paradigma per il welfare familiare

La Ministra Eugenia Roccella ha definito questa riforma come una “spinta decisiva per figli e famiglia”, sottolineando la necessità di superare la frammentazione e le contraddizioni del sistema attuale di aiuti sociali. L’obiettivo è creare un modello di welfare coordinato e sinergico, in cui ogni misura potenzi l’efficacia delle altre, massimizzando l’impatto delle risorse pubbliche destinate al sostegno familiare.

La nuova impostazione rappresenta un cambio di passo nella politica familiare italiana, mettendo al centro le esigenze reali dei nuclei familiari, in particolare di quelli numerosi, che sono un elemento essenziale per affrontare le sfide demografiche del Paese.

La riforma ISEE non è dunque solo un aggiustamento tecnico, ma un segnale di un approccio più intelligente, inclusivo e orientato al benessere delle famiglie italiane.

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