Lo scenario attuale conferma un miglioramento sostanziale delle condizioni economiche per il personale scolastico, con incrementi già visibili.
Con il cedolino NoiPa di luglio, docenti e personale Ata della scuola stanno registrando un incremento significativo nelle loro buste paga, frutto di due misure distinte che incidono sulla retribuzione mensile.
Questi adeguamenti rappresentano un passo importante in attesa della definizione del nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per il triennio 2025-2027.
Cedolino NoiPa di luglio: come accedere e cosa contiene
Dal 18 luglio è possibile per tutti i dipendenti pubblici, inclusi insegnanti e personale Ata, consultare il proprio cedolino sul portale NoiPa, utilizzando un’identità digitale come SPID o CIE. I pagamenti degli stipendi ordinari sono iniziati il 23 luglio, mentre per eventuali arretrati relativi a rinnovi contrattuali è previsto un ritardo di qualche giorno, comunque entro la fine del mese.
Il cedolino mostra chiaramente due tipologie di aumenti: uno generalizzato a tutti i lavoratori pubblici e uno specifico per il settore scolastico. Il primo è legato al taglio del cuneo fiscale, misura contenuta nella legge di bilancio 2025, mentre il secondo riguarda l’indennità di vacanza contrattuale, prevista per i dipendenti con contratto scaduto in attesa del rinnovo.
L’indennità di vacanza contrattuale e il taglio del cuneo fiscale
L’indennità di vacanza contrattuale è una somma temporanea riconosciuta ai lavoratori pubblici con contratti collettivi scaduti, come avviene per il personale della scuola in attesa del rinnovo del CCNL 2025-2027. Nel 2025, questa indennità è stata fissata allo 0,6% della retribuzione da gennaio a giugno e all’1% a partire da luglio, con un effetto quasi raddoppiato sulla busta paga a partire dall’ultimo mese estivo.
Parallelamente, il taglio del cuneo fiscale previsto per il 2025 interviene con una riduzione dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori, aumentando così lo stipendio netto. Gli incrementi variano in base alla fascia di reddito:

- 7,1% per redditi fino a 8.500 euro annui;
- 5,3% per redditi tra 8.501 e 15.000 euro;
- 4,8% per redditi tra 15.001 e 20.000 euro.
Per chi percepisce da 20.000 a 35.000 euro lordi, l’aumento netto oscilla tra 70 e 100 euro mensili.
Rimborsi e arretrati per i dipendenti pubblici: cosa cambia con lo stipendio di giugno
Con la busta paga di giugno 2025, i dipendenti pubblici hanno ricevuto anche i rimborsi legati al taglio del cuneo fiscale sospeso nei primi cinque mesi dell’anno, per un valore medio di circa 480 euro complessivi (80 euro mensili più arretrati). Anche il personale scolastico, inclusi supplenti, ha beneficiato di questi rimborsi, sebbene con alcune differenze per i contratti a termine e brevi.
Gli importi di tali rimborsi sono proporzionali al reddito e seguono le stesse fasce indicate per il taglio del cuneo fiscale, con una detrazione progressivamente decrescente per redditi superiori a 20.000 euro, fino all’azzeramento oltre i 40.000 euro.
I codici sul cedolino NoiPa che indicano tali rimborsi sono E11 (credito per bonus fiscale) ed E12 (ulteriore detrazione).
Il rinnovo del CCNL scuola 2022-2024 e le prospettive per gli stipendi 2025
Nonostante il contratto collettivo per il periodo 2022-2024 sia ormai in scadenza, le trattative per il rinnovo non sono ancora concluse. Gli insegnanti e il personale Ata attendono non solo l’adeguamento degli stipendi ma anche il pagamento degli arretrati.
Se il rinnovo sarà formalizzato entro fine anno, gli aumenti a regime per il 2025 dovrebbero essere pari al 5,78% rispetto agli stipendi del 31 dicembre 2021. Ciò si traduce in un incremento netto mensile stimato tra 18 e 30 euro per i docenti, e tra 14 e 27 euro per il personale Ata, con arretrati complessivi superiori ai mille euro.

Va però sottolineato che gli 80 euro lordi mensili già corrisposti per l’indennità di vacanza contrattuale dovranno essere detratti dall’aumento complessivo, portando così a un incremento reale mensile netto di circa 50 euro, non i 160 euro lordi spesso annunciati.
Informazioni utili per docenti e personale Ata
I supplenti brevi avranno diritto al bonus fiscale e agli aumenti solo fino alla cessazione del contratto al 30 giugno; eventuali nuovi incarichi da settembre comporteranno un ricalcolo degli incrementi dalla nuova decorrenza contrattuale.
Inoltre, chi ha redditi aggiuntivi non gestiti da NoiPa poteva rinunciare volontariamente al beneficio entro il 25 maggio 2025, per evitare conguagli fiscali sfavorevoli a fine anno. Questa operazione era gestibile in autonomia attraverso l’area riservata del portale NoiPa.
Gli arretrati vengono calcolati sulla base di una proiezione prudente del reddito annuo stimato, considerando anche la tredicesima e i redditi certificati dalla Certificazione Unica 2024.