INPS Assegno Unico – Normativa e Applicazione 2023

Introduzione

È prevista l’erogazione anche per il 2023 della misura INPS assegno unico. Misura universale in quanto spetta a tutte le famiglie con figli a carico, che sostituisce tutti gli assegni e le detrazioni previste negli anni precedenti.

L’aiuto economico, infatti, spetta a tutte le famiglie con figli di massimo ventuno anni e per questo detto universale. La sua introduzione nel sistema legislativo italiano si ha nel 2022 e la legge di bilancio 2023 lo riconferma anche per l’anno in corso. Il suo importo varia in base al modello ISEE delle famiglie con importi che variano da 175 a 50 euro.

INPS assegno unico – le sue caratteristiche

A partire dal 1° gennaio 2022 è in vigore la misura INPS assegno unico, l’assegno unico universale per i figli a carico. La misura prevede un contributo in denaro per le famiglie che hanno figli a carico, con dei limiti di età: da due mesi prima del parto fino a ventuno anni, i figli disabili invece fanno eccezione.

Per i figli disabili, infatti, non sono previsti limiti di età quindi si può avere l’assegno anche dopo i 21 anni. È universale, perché tutti ne possono beneficiare, purché si abbiano figli, anche con ISEE alto o senza ISEE per l’importo minimo calcolato. È unico, perché tutti gli aiuti economici degli anni precedenti con le stesse finalità, sono stati assorbiti da esso da marzo del 2022.

Vediamo quali sono:

  • Il contributo a chi aveva un figlio o lo adottava
  • il contributo per la natalità
  • gli ANF, rimasti in vigore fino al 2021
  • gli assegni che spettavano dopo un divorzio a chi aveva i figli in affidamento
  • Gli sconti sulle tasse spettanti a chi aveva figli sempre con limite di età di ventuno anni.

Resta invece in vigore e quindi non accorpato nella misura INPS assegno unico, il contributo spettante alle famiglie per sostenere le spese dell’asilo. L’importo dell’assegno unico varia da 175 a 50 euro. chi non supera i 15.000 euro d’ISEE percepirà l’importo di 175 euro. L’importo minimo invece calcolato sempre in base all’ISEE è di 50 euro. Chi supera i 40.000 euro d’ISEE o chi non presenta l’ISEE percepirà l’importo minimo.

Abbiamo visto che anche chi non ha presentato il modello ISEE può fare domanda per l’INPS assegno unico percependo la cifra minore. La prima data utile per fare domanda è stata l’uno gennaio dello scorso anno e il primo importo è stato erogato da marzo dello stesso anno.

In ogni caso comparirà l’importo spettante in busta paga a partire dal seguente mese da quello in cui si fa la domanda. L’importo sarà attribuito in automatico per tutti quelli che hanno figli a loro carico e percepiscono misure di aiuto economico (reddito di cittadinanza).

Come richiedere l’assegno unico?

Sono previste tre modalità per richiedere l’INPS assegno unico: attraverso l’INPS, sul suo sito, in alternativa sul suo centralino o recandosi presso un patronato. Fare domanda sul portale INPS è molto facile e intuitivo, basterà accedere e cliccare sul punto menù dedicato su suo sito dell’assegno unico. Successivamente bisognerà identificarsi tramite una delle credenziali certificate: SPID, carta d’identità elettronica o carta nazionale dei servizi.

Poi si dovranno seguire le istruzioni abbastanza intuitive, ci sono istruzioni per genitori o tutori legali del figlio o per i figli maggiorenni. In base a chi presenta la domanda quindi ci saranno dei diversi punti di menù da scegliere. Il genitore dovrà dichiarare i figli o il figlio per cui ha diritto all’assegno. Per i genitori che presentano la domanda in fase di richiesta è possibile scegliere le modalità di ripartizione dell’importo:

  • Si può richiedere che l’intero importo sia dato ad un unico genitore.
  • Si può richiedere che l’importo sia ripartito tra i due genitori.

Se il genitore ha ulteriori maggiorazioni a cui ha diritto deve indicarlo in fase di richiesta, dopo aver scelto come ripartire l’importo. Anche il figlio maggiorenne può fare richiesta della misura INPS assegno unico sul portale INPS. La procedura è simile, dovrà indicare il codice fiscale dei genitori o del genitore con cui vive. Successivamente durante la fase di compilazione si dovrà scegliere la modalità di pagamento dell’importo.

Modalità di pagamento

  • Attraverso bonifico, ricevendo l’importo sul conto indicato
  • Bonifico domiciliato presso lo sportello postale
  • Libretto postale
  • Conto corrente estero
  • Indicando un IBAN di una qualsiasi prepagata

Si procede poi dichiarando le responsabilità delle informazioni dichiarate e si visualizzerà il riepilogo della domanda compilata. Sarà possibile controllare e gestire in seguito la domanda presentata in ogni momento.

L’INPS tramite una procedura automatizzata valuterà la domanda e potrà accoglierla, respingerla o porla in evidenza presso una sede INPS. Nell’ultimo caso verrà richiesta ulteriore documentazione per valutare la richiesta e procedere così a fornire l’esito della misura INPS assegno unico.

Pagamento rata marzo 2023 dell’assegno unico INPS

Anche se un po’ in ritardo rispetto al solito, sono in arrivo dall’INPS le disposizioni di pagamento con riferimento dal 20 al 23 marzo 2023. Le date non sono uguali per tutti ma ognuno dovrà controllare dal sito INPS o dall’applicazione “INPS mobile” la propria situazione a riguardo. Potrà controllare la data di pagamento dell’importo e come quest’ultimo è stato calcolato. Da marzo dovrebbero trovare applicazione le maggiorazioni previste dalla legge di bilancio 2023 rispetto all’anno precedente. Per molti sarà il primo assegno unico dove l’importo è calcolato in base all’ISEE 2023.

Questo potrebbe comportare differenze rispetto agli importi dell’assegno unico ricevuti dei mesi precedenti. Chi non ha presentato il modello ISEE in tempo, cioè entro il 28 febbraio, potrebbe ricevere il pagamento dell’importo minimo. Se entro il mese di giugno il modello ISEE verrà aggiornato, si avrà diritto anche agli arretrati della differenza mancante. Nel mese di marzo sono previsti dei pagamenti degli arretrati del mese di febbraio per chi non lo aveva ancora ricevuto.

Sempre a marzo sembra slittare il conguaglio di fine anno 2022 dell’assegno unico a domanda, inizialmente previsto a febbraio 2023. Ulteriore conguaglio previsto a marzo dalle disposizioni INPS, relativo all’assegno unico, è quello per i percettori di reddito di cittadinanza.

Aumenti e maggiorazioni dell’assegno unico 2023

Per il 2023 sono previste delle maggiorazioni per la misura INPS assegno unico. Ci saranno 20 euro in più per tutte quelle famiglie dove sono presenti madri che hanno meno di ventuno anni, indipendentemente dall’ISEE. Sono previsti 30 euro per le famiglie dove entrambi i genitori lavorano, cifra che si riduce man mano che aumenta l’ISEE.

La cifra è azzerata quando l’ISEE raggiunge i 40.000 euro. È prevista inoltre un’altra maggiorazione per chi percepiva gli ANF nel 2021. Compensando la cifra di differenza degli importi, cifra che si ridurrà progressivamente fino al 2025. Altre maggiorazioni della misura INPS assegno unico sono quelle previste dalla legge di bilancio 2023:

  • Maggiorazione dell’importo del 50% per le famiglie con figli fino a tre anni di età, per le famiglie con tre o più figli.
  • Maggiorazioni per figli con disabilità fino a 21 anni, da un minimo di 85 euro ad un massimo di 105 in base alla gravità della disabilità.
  • Maggiorazioni anche per figli con disabilità che hanno più di 21 anni, con importi diversi, si applicano infatti le maggiorazioni base previste per i figli minorenni.

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Conclusioni

La misura INPS assegno unico ha rivoluzionato il sostegno economico alle famiglie con figli. Inglobando in un’unica misura tutte le precedenti agevolazioni previste a sostegno delle famiglie.

Le sue caratteristiche di unicità e universalità la rendono una misura omogenea e di grande importanza. Un grande aiuto alle famiglie sempre più in difficoltà e alle prese con l’aumento del caro vita provocato dall’inflazione e dalla situazione geopolitica attuale.