La tregua estiva sancita tutela il diritto al riposo e contribuisce a migliorare il rapporto tra cittadini e amministrazioni pubbliche.
Una tregua estiva per i contribuenti italiani: anche l’INPS si unisce alla sospensione delle notifiche e degli accertamenti prevista per il mese di agosto, offrendo un periodo di respiro a chi si trova alle prese con adempimenti fiscali e previdenziali.
La misura è stata ufficializzata con il Messaggio n. 2359/2025 pubblicato dall’Istituto sul proprio sito istituzionale.
La sospensione delle notifiche INPS ad agosto
Nel dettaglio, l’INPS ha reso noto che per tutto il mese di agosto saranno sospese le notifiche di diversi atti, tra cui:
- note di rettifica;
- verifiche della regolarità contributiva effettuate tramite il sistema di dichiarazione preventiva di agevolazione (D.P.A.), come previsto dall’articolo 1, comma 1175, della legge 27 dicembre 2006, n. 296;
- diffide di adempimento, eccetto nei casi in cui sia prossimo il termine di prescrizione (con eccezione per la contribuzione alla Gestione dipendenti pubblici);
- verbali ispettivi;
- atti di recupero derivanti dalla vigilanza documentale;
- avvisi di addebito (AVA);
- atti di accertamento;
- ordinanze e ingiunzioni.
Questa sospensione, che copre l’intero mese, si traduce in un’importante opportunità per i contribuenti che possono così godere di un periodo di tranquillità senza la pressione di ricevere comunicazioni ufficiali da parte dell’Istituto.
La sospensione degli adempimenti fiscali ad agosto e dicembre
Parallelamente, anche l’Agenzia delle Entrate ha previsto lo stop all’invio di avvisi bonari e lettere di compliance, come stabilito dal Decreto Legge n. 1/2024, noto come decreto Adempimenti. La sospensione si applica ogni anno dal 1° al 31 agosto e dal 1° al 31 dicembre, salvo casi di “indifferibilità e urgenza”, come specificato nella Circolare n. 8/2024.
In tali casi eccezionali, la mancata notifica potrebbe compromettere il diritto alla riscossione dei tributi o riguardare soggetti sottoposti a procedure concorsuali, giustificando l’eventuale deroga alla sospensione.

Inoltre, per gli avvisi bonari, si aggiunge la cosiddetta sospensione feriale, che blocca i termini per rispondere o effettuare pagamenti dal 1° agosto al 4 settembre, prorogando così i consueti 60 giorni di validità per la risposta.
Vantaggi pratici e psicologici per i contribuenti
Queste misure rappresentano un significativo vantaggio sia pratico che psicologico per i contribuenti italiani. Agosto, tradizionalmente mese dedicato al riposo e alle ferie, diventa così un periodo in cui il cittadino può godere della propria pausa senza il timore di ricevere richieste o solleciti da parte di fisco e previdenza.
La sospensione consente infatti di evitare interruzioni indesiderate e di ridurre lo stress legato agli adempimenti, favorendo una gestione più ordinata e consapevole delle pratiche fiscali e contributive.
Il blocco delle notifiche e dei termini di pagamento offre anche un margine temporale utile per valutare con calma le situazioni e predisporre eventuali controdeduzioni o pagamenti senza fretta.