Il futuro delle pensioni è scritto qui, i segreti della nuova riforma: ecco cosa prevede il Libro Bianco INPS 2030

Il Libro Bianco INPS 2030 intende ridefinire le pensioni come uno strumento di coesione sociale.

Il futuro del sistema pensionistico italiano si prepara a un profondo rinnovamento grazie alle proposte contenute nel Libro Bianco INPS 2030, un documento strategico che sarà pubblicato entro ottobre 2025.

L’istituto nazionale di previdenza sociale si impegna in un percorso di revisione strutturale che vuole rispondere alle sfide demografiche, economiche e lavorative del Paese, puntando a un sistema più equo, inclusivo e sostenibile.

Un progetto partecipativo per la riforma pensionistica

Il Libro Bianco 2030 non sarà un mero rapporto tecnico, ma un vero e proprio progetto aperto al dialogo con le parti sociali, le associazioni del terzo settore e il mondo imprenditoriale. Come spiegato da Vincenzo Vittimberga, direttore generale dell’INPS, l’obiettivo è avviare una riflessione condivisa che superi la tradizionale visione delle pensioni come semplice voce di spesa pubblica, trasformandole in un pilastro fondamentale della sostenibilità sociale.

Il documento anticipa un cambio di paradigma: si mira a un equilibrio dinamico tra previdenza, assistenza e politiche attive del lavoro, valorizzando tutte le componenti del mercato e della società. La pubblicazione è programmata prima dell’avvio della Legge di Bilancio 2026 proprio per stimolare un confronto istituzionale basato su dati aggiornati e un’analisi di medio-lungo termine.

Le direttrici fondamentali: flessibilità, lavoro discontinuo e valorizzazione dell’esperienza

Tra i punti cardine del Libro Bianco emergono tre grandi linee di intervento:

  • Flessibilità in uscita: saranno proposti meccanismi che consentano l’accesso anticipato alla pensione tenendo conto della storia contributiva e della tipologia di lavoro svolto, con un’attenzione particolare alle attività usuranti e caratterizzate da discontinuità.

  • Tutela dei lavoratori con carriere frammentate: l’INPS intende rafforzare la copertura previdenziale di giovani, autonomi e lavoratori precari, con soluzioni solidali che riconoscano la specificità di percorsi professionali non lineari.

  • Promozione dell’invecchiamento attivo: saranno esplorati strumenti per incentivare la permanenza nel mercato del lavoro di chi ha raggiunto l’età pensionabile ma è ancora in grado di contribuire con competenze ed esperienze, senza forzare l’uscita anticipata.

Il ruolo centrale delle nuove generazioni e la spinta verso equità e solidarietà

Gabriele Fava, presidente dell’INPS, ha evidenziato come la sostenibilità del sistema pensionistico passi inevitabilmente dal sostegno all’occupazione giovanile e dal rafforzamento della base contributiva. L’invecchiamento demografico rende necessario ampliare il numero di lavoratori attivi per evitare squilibri futuri.

Cosa contiene il Libro Bianco – impresamia.com

Per questo motivo, il Libro Bianco dedica particolare attenzione a strumenti che migliorino la posizione previdenziale dei lavoratori più giovani, soprattutto quelli con carriere irregolari o precarie. Parallelamente, il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell’INPS sottolinea la necessità di rafforzare i principi di equità e solidarietà, riconoscendo e compensando condizioni di svantaggio quali:

  • Lavori gravosi o ad alto impatto fisico
  • Attività di cura familiare che hanno limitato la continuità contributiva
  • Fasce deboli del mercato del lavoro spesso escluse da percorsi stabili

Il nuovo modello previdenziale dovrà superare l’uniformità delle regole, valorizzando la diversità dei percorsi lavorativi e promuovendo un sistema che premi il contributo ma tuteli anche la fragilità.

Questo approccio mira a costruire un sistema previdenziale inclusivo, sostenibile e solidale, pronto ad affrontare le sfide future del mercato del lavoro e della società italiana.

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