Quando il telefono squilla ma nessuno parla: cosa si nasconde dietro le telefonate mute.
Ti è mai capitato di rispondere a una chiamata e sentire solo silenzio dall’altro capo? Un’esperienza fastidiosa, certo, ma anche potenzialmente pericolosa. Queste “telefonate mute” non sono un semplice scherzo: in molti casi si nascondono dietro sistemi automatizzati di call center, o peggio, vere e proprie truffe telefoniche.
Capire cosa c’è dietro questo fenomeno e come difendersi è fondamentale per evitare di cadere in inganni o di diventare un bersaglio facile per i sistemi automatici di spam e phishing.
Perché arrivano le telefonate mute: tra errori tecnici e strategie commerciali
La maggior parte delle chiamate senza voce proviene dai call center automatizzati. Le aziende, per ottimizzare i tempi e contattare più persone possibili, utilizzano software chiamati dialer, capaci di avviare decine di chiamate contemporaneamente. Quando il sistema trova più risposte di quante gli operatori possano gestire, alcune linee vengono automaticamente chiuse, generando il classico “silenzio” o il fruscio che senti prima che la chiamata si interrompa.
C’è però un dettaglio importante: anche un semplice “pronto” può bastare al sistema per confermare che il tuo numero è attivo, aumentando la probabilità di ricevere altre chiamate indesiderate. Quando il silenzio diventa un rischio: truffe e frodi dietro le chiamate anonime
Non tutte le telefonate mute sono “innocenti”. Alcune fanno parte di veri e propri schemi truffaldini pensati per ottenere informazioni personali o indurre la vittima a richiamare numeri a pagamento. Tra i più diffusi c’è il Wangiri, una tecnica che consiste in uno squillo breve per spingere chi lo riceve a richiamare. Il numero, però, è a tariffazione speciale: ogni secondo di conversazione può costare anche diversi euro.

Ancora più insidioso è lo spoofing, un sistema che maschera il numero reale del chiamante, facendolo apparire come quello di una banca, un ente pubblico o addirittura un contatto locale. In questo modo i truffatori riducono i sospetti e aumentano le probabilità di successo.
La buona notizia è che esistono soluzioni efficaci, sia tecniche che legali, per proteggersi da questo fenomeno. Ogni smartphone offre la possibilità di bloccare un numero specifico. È un primo passo semplice ma utile per evitare nuove chiamate dallo stesso mittente, importante è anche non richiamare numeri sconosciuti o insoliti.
Utilizzare applicazioni come Truecaller, Hiya o i filtri integrati di Android e iOS riconoscono e bloccano automaticamente i numeri associati a spam o truffe. Iscriversi al Registro Pubblico delle Opposizioni, è gratuito e serve a impedire ai call center di contattarti per fini commerciali, anche se non offre una protezione totale contro sistemi automatizzati.