Queste iniziative non solo rappresentano un’opportunità economica concreta, ma anche una chance per chi desidera vivere in luoghi meno congestionati.
In diverse aree d’Europa, alcune amministrazioni locali stanno adottando misure straordinarie per contrastare lo spopolamento e rilanciare territori con popolazioni decrescenti.
Tra queste iniziative spicca quella di comuni italiani che offrono bonus fino a 28.000 euro per chi decide di trasferirsi e investire nella loro comunità, un progetto che potrebbe davvero cambiare la vita di molti.
Incentivi economici per contrastare lo spopolamento in Italia e in Europa
L’invecchiamento demografico e la fuga dei giovani verso le grandi città o all’estero sono problematiche comuni in molte regioni rurali europee. Per invertire questa tendenza, alcuni comuni propongono generosi incentivi in denaro per attrarre nuovi residenti, soprattutto famiglie e imprenditori.
In Svizzera, ad esempio, il piccolo centro alpino di Albinen nel Vallese offre fino a 50.000 euro complessivi per chi si trasferisce: 25.000 franchi svizzeri (circa 25.300 euro) agli adulti sotto i 45 anni e 10.000 franchi (oltre 10.000 euro) per ogni bambino.
In cambio, i nuovi abitanti devono impegnarsi a vivere nel paese per almeno 10 anni e acquistare una casa dal valore minimo di 200.000 franchi svizzeri (202.310 euro). Tuttavia, questo programma è rivolto solo a cittadini svizzeri o stranieri con permesso di soggiorno C.
Anche in Spagna, in località come Ponga e Rubia, si adottano strategie simili: il primo offre ai cittadini britannici un bonus di circa 3.000 euro più un incentivo uguale per ogni bambino nato nel comune, con l’obbligo di risiedere per almeno cinque anni, mentre Rubia garantisce pagamenti mensili fino a 150 euro alle famiglie per incrementare la popolazione scolastica locale.
Il Sud Italia punta su Calabria, Puglia e Sardegna con bonus fino a 30.000 euro
Anche in Italia non mancano esempi significativi. Nella Calabria, promuovendo il trasferimento in villaggi con meno di 2.000 abitanti, è possibile ottenere fino a 28.000 euro.

L’obiettivo è rilanciare queste aree colpite dallo spopolamento, soprattutto attraverso l’avvio di nuove attività imprenditoriali o il reperimento di un lavoro entro 90 giorni dal trasferimento. L’iniziativa si rivolge a persone di almeno 40 anni, con l’impegno a risiedere stabilmente nel territorio.
In Puglia, il comune di Presicce-Acquarica sta offrendo un incentivo fino a 30.000 euro ai nuovi residenti, che devono trasferire la residenza ufficiale e investire i fondi nell’acquisto e nella ristrutturazione di immobili disabitati, molto diffusi nella zona. Per ogni bambino nato nel comune, viene riconosciuto un bonus aggiuntivo di 1.000 euro, incentivando così anche la crescita demografica.
La Sardegna, nota per le sue spiagge incontaminate e il mare cristallino, ha stanziato un fondo di 45 milioni di euro destinato a finanziare fino a 3.000 borse di studio da 15.000 euro ciascuna.
Questi fondi sono riservati a chi si trasferisce in comuni con meno di 3.000 abitanti e devono essere utilizzati per l’acquisto o la ristrutturazione di abitazioni. Il contributo copre fino alla metà del costo totale, con l’obbligo di stabilire la residenza entro 18 mesi dall’arrivo.
Il fenomeno è in crescita e si inserisce in una più ampia strategia europea per favorire la ripopolazione e lo sviluppo sostenibile delle zone rurali meno densamente abitate.