Essere green conviene, risparmi tu e ci guadagna l’ambiente: con questa detrazione l’impianto fotovoltaico ti costa la metà

Installare un impianto fotovoltaico continua a essere un investimento conveniente anche nel 2025. Ecco perché

Anche quest’anno, infatti, si può usufruire di una detrazione fiscale sull’IRPEF. Il beneficio, legato al bonus ristrutturazioni, può arrivare fino al 50% della spesa sostenuta, ma è soggetto a precise condizioni e a nuove soglie valide già da quest’anno.

La detrazione è riconosciuta per lavori effettuati su edifici già esistenti, nell’ambito di interventi di ristrutturazione edilizia, e non si applica alle abitazioni di nuova costruzione. Le spese sostenute per installare un impianto fotovoltaico possono essere portate in detrazione in 10 rate annuali di pari importo, abbattendo progressivamente l’imposta dovuta nella dichiarazione dei redditi.

Detrazione fotovoltaico: come funziona il beneficio fiscale

Fino al 31 dicembre 2024, il bonus ristrutturazioni consentiva di detrarre il 50% su un massimo di 96.000 euro. Tuttavia, con l’inizio del 2025, l’aliquota standard è scesa al 36%, anche se rimane la possibilità di accedere a una maggiorazione fino al 50% per gli interventi sull’abitazione principale.

Fotovoltaico conveniente
Il fotovoltaico conviene – (impresamia.com)

Il quadro si modificherà ulteriormente dal 2026: la detrazione base calerà al 30%, con una maggiorazione al 36% sempre per i lavori sulla prima casa. Questo regime sarà valido almeno fino alla fine del 2027.

Una precisazione importante arriva dall’Agenzia delle Entrate: non è necessario che l’impianto fotovoltaico sia fisicamente collocato sull’abitazione. Ciò che conta è che esso sia a servizio dell’immobile residenziale, ovvero che ne soddisfi i bisogni energetici.

Un chiarimento utile, ad esempio, per chi intende installare i pannelli su un capannone adiacente all’abitazione o su una struttura di proprietà di un familiare. La Circolare 28/E del 2022 ha confermato che l’elemento determinante è la finalità d’uso dell’impianto, non la sua collocazione.

Pertanto, il diritto alla detrazione al 50% è riconosciuto se l’intervento è destinato all’abitazione principale del contribuente; se l’impianto è effettivamente al servizio dell’immobile (anche se installato altrove); se le spese sono sostenute dal proprietario o da chi ha un diritto reale di godimento.

Le spese sostenute nel 2024, quindi prima dell’entrata in vigore della nuova aliquota ridotta, non sono soggette a limitazioni tra prima e seconda casa. Per beneficiarne, i costi devono essere indicati nella dichiarazione dei redditi 2025.

Nel modello 730/2025, la spesa va inserita in Quadro E, rigo E41. Nel modello Redditi, invece in Rigo RP41.

Durante la compilazione del modello 730, è necessario prestare attenzione ad alcuni campi chiave:

  • Colonna 1: indicare l’anno di sostenimento della spesa (2024);
  • Colonna 8: riportare “1” come numero della rata (prima delle 10);
  • Colonna 9: specificare l’intero importo speso;
  • Colonna 10: numero identificativo dell’immobile oggetto dei lavori, da riportare anche nella Sezione III-B per l’identificazione del bene.
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