Condizionatore, ecco perché costa sempre tanto: il metodo per abbassare i costi

Guida pratica per stimare il consumo reale del condizionatore e scoprire come scegliere modelli efficienti risparmiando sulla bolletta

L’uso del condizionatore è essenziale in questi caldi mesi estivi, ma è importante conoscere quanto consuma un condizionatore e come questo influisce sulla bolletta elettrica.

Analizzare i fattori che determinano il consumo e apprendere come calcolarlo correttamente consente di gestire al meglio l’apparecchio, ottimizzandone l’efficienza e contenendo i costi energetici.

Consumo medio e costi di un condizionatore d’aria

Il consumo medio di un condizionatore varia in base a diversi elementi, come la potenza espressa in BTU, la classe energetica e l’effettivo utilizzo giornaliero. Considerando un utilizzo standard di 6 ore al giorno per circa 60 giorni estivi, un condizionatore di classe energetica A+++ consuma mediamente 160 kWh all’anno. Al contrario, modelli di classi inferiori, come C o D, possono arrivare a consumare fino a 430 kWh nello stesso periodo.

Consigli condizionatore
Come risparmiare sull’uso del condizionatore – (impresamia.com)

Questo si traduce in una spesa annuale stimata tra i 32 e i 108 euro, calcolando un costo medio dell’energia elettrica compreso tra 0,20 e 0,25 €/kWh. Nel dettaglio, il consumo orario può oscillare tra 0,3 e 1,5 kWh a seconda della potenza e dell’efficienza dell’apparecchio: un condizionatore da 9000 BTU di classe A+++ consuma circa 0,7-0,8 kWh all’ora, mentre un modello da 12000 BTU può arrivare a 1-1,2 kWh. I modelli portatili o meno efficienti possono superare 1,5 kWh per ora di utilizzo.

I condizionatori inverter rappresentano una soluzione più efficiente rispetto ai modelli tradizionali on-off. Un condizionatore inverter da 12000 BTU e di classe A+++ consuma mediamente tra 0,3 e 0,5 kWh all’ora, contro i 0,8-1,2 kWh di un modello non inverter della stessa potenza, garantendo un risparmio energetico anche del 30-40% nel lungo periodo.

Il consumo di un condizionatore dipende da una molteplicità di fattori tecnici, ambientali e d’uso. La classe energetica è uno dei parametri più importanti: i modelli A+++ consumano fino al 40% in meno rispetto a quelli di classe C o D.

Per calcolare con precisione il consumo, è necessario conoscere la potenza in watt (W) o kilowatt (kW) del condizionatore, reperibile nella scheda tecnica. Ad esempio, un modello da 12000 BTU ha una potenza tipica di circa 1000 W (1 kW). Moltiplicando la potenza per il numero di ore di utilizzo si ottiene il consumo in kWh (1 kW x 6 ore = 6 kWh). Moltiplicando i kWh per il costo unitario dell’energia elettrica si ottiene la spesa: con un prezzo medio di 0,20 €/kWh, un uso giornaliero di 6 ore equivale a una spesa di 1,20 € al giorno.

Per contenere i costi senza rinunciare al comfort, si possono adottare diverse strategie. La prima è scegliere un modello efficiente, preferibilmente di classe A+++ con tecnologia inverter, che assicura risparmi significativi. Impostare una temperatura interna ragionevole, con un delta di 6-8° C rispetto alla temperatura esterna (ad esempio 24-26° C con 32° all’esterno), evita sprechi inutili.

L’isolamento dell’ambiente è un altro aspetto fondamentale: schermare le finestre con tende o persiane e chiudere porte e finestre durante l’uso contribuisce a mantenere il fresco dentro casa. Pulire regolarmente i filtri, ogni 2-4 settimane, aiuta a mantenere l’efficienza del sistema.

L’uso di timer e modalità smart permette di programmare l’accensione solo quando necessario e di sfruttare funzioni eco o notturne per ottimizzare i consumi. I Infine, è consigliabile valutare attentamente la tariffa elettrica scelta: optare per un fornitore che offra tariffe trasparenti e vantaggiose, come quelle basate sulla fatturazione digitale e senza costi nascosti, consente di risparmiare ulteriormente.

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