Partono i controlli dei Comuni su questi tipi di affitti: questi proprietari rischiano grosso, come difendersi.
l settore degli affitti brevi in Italia sta attraversando una significativa trasformazione grazie all’adozione di un avanzato sistema digitale promosso dal Ministero del Turismo.
Si tratta del nuovo Cruscotto Operatori Comunali, una piattaforma digitale pensata per potenziare il controllo degli affitti brevi da parte delle amministrazioni locali, migliorando la gestione del patrimonio ricettivo e garantendo maggiore trasparenza e legalità.
Un sistema digitale innovativo per il monitoraggio degli affitti brevi
Il Cruscotto Operatori Comunali rappresenta una vera e propria svolta tecnologica per i Comuni italiani. Basato sui dati della Banca Dati Nazionale delle Strutture Ricettive (BDSR), questo strumento consente agli operatori comunali di visualizzare, in modo georeferenziato, tutte le strutture registrate per gli affitti di breve durata. Attraverso una mappa interattiva, ogni immobile viene localizzato con precisione, accompagnato da informazioni dettagliate sulla sua regolarità amministrativa.
Il portale non si limita alla semplice localizzazione, ma fornisce anche dati fondamentali come il possesso del Codice Identificativo Nazionale (CIN), eventuali segnalazioni di irregolarità e l’esito di controlli precedenti. La possibilità di zoomare fino al singolo immobile rende i controlli più precisi e mirati, consentendo di intervenire tempestivamente su casi sospetti o irregolari.
Questa piattaforma digitale nasce per rispondere anche alle nuove direttive europee. Il Regolamento UE 2024/1028, che entrerà in vigore nel maggio 2026, impone agli Stati membri di istituire sistemi di raccolta e condivisione dei dati sugli alloggi a breve termine. L’Italia si è quindi mossa in anticipo, dotandosi di un’infrastruttura in grado di favorire la collaborazione tra istituzioni a diversi livelli e di garantire una gestione più efficace e trasparente dell’offerta turistica.
La ministra del Turismo, Daniela Santanchè, ha sottolineato come questa iniziativa rappresenti una tappa fondamentale per modernizzare il settore, contrastare l’illegalità e potenziare i controlli sul territorio nazionale. Il nuovo Cruscotto mette a disposizione degli enti locali quattro strumenti essenziali per rafforzare l’efficacia delle verifiche:
- Elenco delle strutture prive di Codice Identificativo Nazionale (CIN): consente di individuare facilmente gli alloggi presenti sul territorio comunale che operano senza la registrazione obbligatoria, spesso sinonimo di attività irregolari o abusive.
- Gestione delle segnalazioni di irregolarità: raccoglie segnalazioni da cittadini, enti o altre fonti riguardanti strutture non registrate nella BDSR, facilitando l’individuazione di potenziali casi di evasione fiscale o abusivismo.
- Individuazione di strutture con dati incompleti o non verificati: evidenzia le strutture registrate ma con documentazione insufficiente, permettendo un intervento tempestivo da parte degli uffici comunali.
- Registro cronologico dei controlli effettuati: ogni verifica viene digitalmente tracciata con data, operatore e risultato, garantendo così trasparenza, continuità e tracciabilità nelle attività di controllo.

Grazie a queste funzioni, i Comuni possono disporre di un quadro aggiornato e completo delle attività ricettive presenti sul proprio territorio, limitando la dipendenza da controlli sporadici o dati frammentati. Il potenziamento del controllo sugli affitti brevi incide profondamente sia a livello economico sia urbanistico. Da un lato, si prevede una diminuzione della concorrenza sleale nei confronti degli operatori regolari, che spesso subiscono la pressione di strutture abusive capaci di proporre tariffe più basse grazie all’evasione fiscale.
Dall’altro, molte attività non conformi potrebbero uscire dal mercato, favorendo un riequilibrio dell’offerta turistica e una migliore qualità complessiva dell’accoglienza. Anche gli enti locali potrebbero beneficiare di un incremento delle entrate derivanti dal controllo più puntuale del pagamento dell’imposta di soggiorno, uno dei tributi maggiormente evasi nel settore degli affitti brevi. Inoltre, una conoscenza più precisa e dettagliata dell’offerta ricettiva consente una pianificazione più efficace dei servizi pubblici, delle infrastrutture turistiche e della gestione del territorio, evitando problemi di sovraffollamento o carenze nei servizi essenziali.
Il nuovo sistema digitale rappresenta quindi un passo decisivo verso un modello di turismo sostenibile, equo e trasparente, a vantaggio non solo delle amministrazioni e degli operatori regolari, ma anche dei residenti e dei visitatori. Il controllo sugli affitti brevi, se supportato da strumenti tecnologici avanzati come il Cruscotto, diventa più efficiente, meno soggetto a discrezionalità e capace di generare effetti positivi concreti sull’intero ecosistema turistico nazionale.