Il cambio di paradigma verso lo scontrino digitale rispecchia le esigenze di un mondo che va sempre più nella direzione della tutela ambientale.
Il mondo del commercio al dettaglio si prepara a una trasformazione significativa: dal 2027 lo scontrino fiscale di carta sarà progressivamente sostituito da un documento digitale.
La nuova disposizione, sancita dalla recente risoluzione fiscale approvata il 16 giugno 2025, mira a un cambiamento epocale nella gestione e nella trasmissione dei corrispettivi, con importanti ricadute ambientali e operative.
Addio allo scontrino di carta: la transizione verso il digitale
La decisione di eliminare gradualmente lo scontrino cartaceo nasce da motivazioni sia ecologiche che tecnologiche. La carta termica usata per gli scontrini tradizionali contiene sostanze chimiche che ne impediscono il riciclo corretto: spesso infatti questo materiale viene erroneamente smaltito nella raccolta differenziata della carta, causando problemi ambientali. La stampa digitale, oltre a ridurre l’impatto ambientale, sfrutta i registratori di cassa potenziati che memorizzano e trasmettono i dati all’Agenzia delle Entrate e contemporaneamente inviano al cliente il documento commerciale in formato elettronico.
L’entrata in vigore della nuova normativa è prevista a partire dal 1° gennaio 2027, quando i registratori di cassa dovranno essere obbligatoriamente dotati di sistemi elettronici di memorizzazione e trasmissione telematica. Da questa data, per i pagamenti effettuati tramite POS, lo scontrino digitale diventerà la prassi standard, con la possibilità per il cliente di richiedere ancora la versione cartacea, ma solo su esplicita richiesta.
Scadenze e obblighi per esercenti e aziende
Il 2027 segnerà l’avvio della transizione per la grande distribuzione, mentre dal 1° gennaio 2028 l’obbligo si estenderà a tutti i soggetti con un volume d’affari superiore a una certa soglia, per poi coinvolgere tutti gli altri esercenti a partire dal 1° gennaio 2029. Questa roadmap graduale permetterà agli operatori economici di adeguarsi progressivamente alle nuove tecnologie e ai nuovi obblighi normativi.

La novità si basa sulle modifiche già introdotte nel 2016, che prevedevano la trasmissione telematica giornaliera dei corrispettivi all’Agenzia delle Entrate. Tuttavia, fino ad oggi, lo scontrino fiscale rimaneva prevalentemente un documento cartaceo, sebbene fosse previsto il formato elettronico solo se concordato con il cliente. Con la nuova norma, invece, il documento digitale diventerà la norma per i pagamenti elettronici, invertendo di fatto le priorità.
Come funziona il nuovo scontrino digitale e come controllarlo
Il nuovo sistema prevede che, al momento del pagamento con POS, il registratore di cassa non stampi automaticamente lo scontrino cartaceo, ma generi e invii al cliente una copia digitale del documento commerciale, che potrà essere ricevuta via e-mail o SMS. L’esercente manterrà comunque l’obbligo di produrre il documento, ma la stampa sarà effettuata solo su richiesta esplicita del consumatore.
Questa innovazione non solo contribuisce a ridurre il consumo di carta e l’inquinamento, ma rende anche più semplice per il cliente conservare e controllare i propri acquisti. Il documento digitale, infatti, è facilmente archiviabile e consultabile in qualsiasi momento, garantendo maggiore trasparenza e tracciabilità.
La risoluzione fiscale, promossa da Saverio Congedo di Fratelli d’Italia, sarà probabilmente inserita nella prossima Legge di Bilancio e rappresenta un passo avanti verso la digitalizzazione e la sostenibilità ambientale nel settore commerciale.