L’attenzione a scadenze e modalità di presentazione rimane quindi un elemento cruciale per chi vuole beneficiare dei rimborsi in tempi certi.
I rimborsi Irpef derivanti dal modello 730 sono attesi anche nel mese di settembre, ma non tutti i contribuenti potranno beneficiare del rimborso in tempi brevi.
È importante capire chi riceverà effettivamente i rimborsi e quali sono le tempistiche previste, soprattutto alla luce delle novità e dei criteri di presentazione delle dichiarazioni.
Rimborsi modello 730: chi li riceve a settembre
Il modello 730 rappresenta uno strumento fondamentale per lavoratori dipendenti e pensionati per dichiarare i propri redditi in modo semplice e ottenere rimborsi fiscali calcolati automaticamente. Questi rimborsi Irpef vengono riconosciuti direttamente dal sostituto d’imposta, ovvero il datore di lavoro o l’ente pensionistico, attraverso la busta paga o il cedolino della pensione.
Per il mese di settembre 2025, i rimborsi saranno erogati a coloro che hanno presentato la dichiarazione 730 entro scadenze precise. In particolare:
- I lavoratori dipendenti devono aver inviato il modello 730/2025 tra il 15 giugno e il 15 luglio per poter ricevere il rimborso in busta paga già da settembre.
- I pensionati invece devono aver presentato la dichiarazione tra il 1° e il 20 giugno, poiché il processo di accredito per loro è più lungo e richiede un anticipo maggiore.
Questa differenza di tempistiche dipende dal diverso iter di elaborazione delle dichiarazioni tra lavoratori e pensionati, con quest’ultimi che devono considerare un margine più ampio per l’accredito.
Chi dovrà attendere e i casi senza sostituto d’imposta
Non tutti i contribuenti riceveranno il rimborso a settembre: chi ha presentato la dichiarazione fuori dai termini indicati dovrà aspettare ulteriori mesi. Inoltre, la situazione si complica per i contribuenti senza sostituto d’imposta, come ad esempio:
- Disoccupati senza reddito da lavoro dipendente
- Persone tra la fine di un rapporto di lavoro e l’inizio della pensione o di un nuovo impiego.

In questi casi, il rimborso non è erogato tramite busta paga o cedolino pensione, ma gestito direttamente dall’Agenzia delle Entrate. Questo comporta tempi di attesa più lunghi e meno prevedibili, poiché il pagamento è soggetto a controlli fiscali più approfonditi. Eventuali verifiche possono rallentare ulteriormente l’accredito.
Anche per i lavoratori o pensionati che hanno rispettato le scadenze, però, non si escludono ritardi dovuti a controlli o anomalie riscontrate dall’Agenzia delle Entrate durante la fase di conguaglio.
Importanza dei tempi di presentazione e controlli fiscali
I contributi ricevuti tramite il modello 730 sono strettamente legati al rispetto delle finestre temporali di presentazione della dichiarazione. Per chi desidera ricevere i rimborsi più rapidamente, è fondamentale presentare la dichiarazione entro i termini stabiliti:
- Dal 15 giugno al 15 luglio per i lavoratori
- Dal 1° al 20 giugno per i pensionati
Chi presenta la dichiarazione oltre queste date vedrà il rimborso slittare a mesi successivi, a seconda dei tempi di elaborazione del sostituto d’imposta o dell’Agenzia delle Entrate.
Il sistema automatico di calcolo dei rimborsi Irpef resta comunque un vantaggio importante per lavoratori e pensionati, che non devono attendere l’intervento diretto dell’Agenzia per ottenere i propri crediti fiscali, a meno che non siano privi di sostituto d’imposta.