Carta Dedicata a Te 2025, che fine ha fatto? Quando arrivano davvero i soldi alle famiglie

Restano ancora da definire dettagli fondamentali come l’importo esatto della ricarica e l’elenco completo delle spese ammesse.

La Carta Dedicata a Te 2025, misura di sostegno economico per le famiglie in difficoltà, confermata anche per quest’anno, tarda a concretizzarsi sul piano operativo.

A pochi mesi dalla tradizionale erogazione, prevista per il periodo estivo, il quadro normativo e amministrativo resta ancora incerto, suscitando preoccupazione tra i nuclei familiari beneficiari.

Rinnovata ma con risorse ridotte: cosa sappiamo sulla Carta Dedicata a Te 2025

La Carta Dedicata a Te è stata istituita come strumento per aiutare le famiglie a sostenere le spese alimentari e, in alcune edizioni, anche quelle relative all’acquisto di carburante o abbonamenti ai trasporti pubblici. Nel 2024, grazie al decreto attuativo pubblicato il 24 giugno, il bonus è stato erogato a settembre, consentendo a oltre 1,3 milioni di famiglie di usufruire di un importo una tantum di 500 euro.

Quest’anno, nonostante la conferma da parte della legge di Bilancio, il decreto attuativo necessario per avviare i pagamenti non è ancora stato ufficialmente comunicato, nonostante alcune indiscrezioni parlino di una firma avvenuta nei primi giorni di agosto.

La mancanza di un annuncio ufficiale da parte del governo e dei ministeri competenti alimenta incertezze sulle modalità e sulle tempistiche di erogazione.

Un aspetto certo è il taglio alle risorse: nel 2025 sono stati stanziati 500 milioni di euro, un decremento rispetto ai 600 milioni previsti nel 2024.

Ciò comporterà necessariamente una riduzione dell’importo erogato, del numero di beneficiari, o di entrambi i fattori. Il decreto attuativo, ancora atteso, chiarirà i criteri definitivi, i requisiti d’accesso e le spese ammesse.

Requisiti e criteri di assegnazione: chi potrà ricevere la carta

La platea dei beneficiari rimane sostanzialmente simile a quella dello scorso anno. I requisiti fondamentali prevedono:

A chi spetta la Carta – impresamia.com
  • Nuclei familiari con almeno tre componenti;
  • Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) non superiore a 15.000 euro;
  • Assenza di altri sostegni al reddito, come la Carta Acquisti.

L’assegnazione avviene in modo automatico, attraverso la collaborazione tra INPS e Comuni, che stilano una graduatoria basata sui dati ISEE in corso di validità. La priorità è data alle famiglie con figli minori di 14 anni, seguendo un criterio gerarchico che, in caso di disponibilità residua, viene esteso ad altri nuclei con minori e infine a quelli senza figli.

È importante sottolineare che la carta non viene emessa ogni anno sotto forma di nuova tessera: per chi ha già usufruito del beneficio, l’erogazione sarà effettuata tramite ricarica sulla stessa carta. Per questo è fondamentale conservare la tessera, anche se non più attiva, poiché l’ultima data utile degli acquisti con la carta 2024 è stata il 24 febbraio scorso.

Quando arriveranno i pagamenti?

Il quesito più pressante riguarda i tempi di accredito del bonus. Se lo scorso anno i pagamenti sono stati effettuati nei primi giorni di settembre, il ritardo nella firma del decreto attuativo nel 2025 fa prevedere uno slittamento almeno fino alla seconda metà di ottobre.

Tale ritardo sta generando un clima di apprensione tra le famiglie che contano su questo sostegno per coprire le spese quotidiane.

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