Queste nuove regole rappresentano dunque un importante passo avanti nel riconoscimento del valore e dei diritti degli animali domestici.
L’Unione europea ha sancito un cambiamento epocale nelle norme riguardanti il commercio e la tutela di cani e gatti.
Le nuove disposizioni, recentemente approvate dal Parlamento europeo, introducono regole rigorose che coinvolgono direttamente allevatori, commercianti e proprietari privati, con l’obiettivo di garantire maggiore sicurezza, benessere e tracciabilità degli animali da compagnia, e contrastare efficacemente il mercato illegale che muove oltre 1,3 miliardi di euro all’anno.
Nuove regole europee per allevamento e commercio di cani e gatti
Dal 7 dicembre 2023 la Commissione europea ha formalizzato un pacchetto normativo che si traduce in un obbligo imprescindibile: il microchip per ogni cane e gatto destinato alla vendita o all’acquisto, anche online.
Questo dispositivo di identificazione sarà inserito in banche dati nazionali interconnesse tramite un archivio centrale Ue, facilitando così i controlli e la tracciabilità lungo tutta la filiera commerciale, inclusi i confini tra Stati membri. Per i gatti è previsto un sistema di tracciamento aggiuntivo, che verrà definito in collaborazione con i singoli Paesi.
Un punto cruciale riguarda l’importazione da Paesi terzi: i proprietari e commercianti dovranno effettuare una pre-registrazione del proprio animale almeno cinque giorni prima dell’ingresso nell’Unione europea. Questa misura stringente è studiata per prevenire il fenomeno dell’importazione di animali dichiarati di compagnia ma poi rivenduti illegalmente.
Le norme si estendono anche agli allevatori, sia professionisti che amatoriali, introducendo limiti precisi sugli accoppiamenti tra animali con parentela stretta e vietando la selezione di soggetti con caratteristiche che compromettano la loro salute e il benessere. Inoltre, cani e gatti mutilati non potranno più partecipare a esposizioni o competizioni, tutelando così il rispetto etico verso gli animali.
Divieto di vendita nei negozi e nuove sanzioni per i proprietari
Tra le novità più rilevanti figura il divieto di vendita diretta di cani e gatti nei negozi. Tale misura intende scoraggiare gli acquisti impulsivi e frenare l’allevamento intensivo non regolamentato, spesso alla base di pratiche illegali. Questo intervento legislativo mira a incentivare l’adozione consapevole e a rafforzare il contrasto ai canali di vendita non tracciabili.

Per i proprietari, invece, si stagliano nuove responsabilità: entro cinque anni dall’entrata in vigore delle regole, tutti i possessori di cani e gatti dovranno dotare i loro animali di microchip e registrarli nelle banche dati nazionali. Il mancato rispetto di queste norme potrà comportare sanzioni economiche rilevanti, concepite per disincentivare pratiche non conformi e tutelare la salute pubblica e animale.
Impatto sulle famiglie europee e sfide future
La portata di queste novità coinvolge milioni di famiglie europee: si stima infatti la presenza di almeno 72 milioni di cani e 83 milioni di gatti in tutta l’Unione. Molti di questi animali sono stati acquistati online, spesso in condizioni non ottimali di sicurezza e tracciabilità.
Nonostante l’entusiasmo per queste misure, rimangono interrogativi sull’effettiva applicazione pratica. Gli Stati membri mostrano già oggi difficoltà nel far rispettare le normative nazionali, e senza un coordinamento più stringente e controlli efficaci a livello europeo, la lotta contro il commercio illecito potrebbe non raggiungere i risultati sperati.
L’Italia, ad esempio, si è dimostrata particolarmente attiva, approvando di recente il ddl animali, che si integra con le direttive comunitarie per rafforzare la tutela degli animali da compagnia sul territorio nazionale.