Busta paga, si dovrà aspettare qualche mese ma gli aumenti arriveranno: chi può esultare

Sempre più spesso il Governo italiano promuove aumenti degli stipendi, a sostegno dei cittadini, ma bisogna aspettare ancora un po’ per usufruirne.

C’è un mese in cui il portafoglio potrebbe sorridere un po’ di più, non è dicembre con la tredicesima, né marzo con i rimborsi fiscali. Stavolta è novembre a portare buone notizie per tanti lavoratori italiani che potrebbero ritrovare un busta paga degli aumenti che potrebbero fare la differenza.

Novembre potrebbe essere molto più corposo del solito per una fetta consistente di lavoratori italiani e in perfetto anticipo per tredicesima e spese natalizie. Dopo anni di attese e negoziazioni, qualcosa finalmente sembra muoversi per una buona parte di dipendenti, un primo passo nella giusta direzione.

Il grande aumento degli stipendi

Le prime categorie a beneficiare dei ritocchi verso l’alto alla busta paga, saranno innanzitutto i lavoratori del commercio, dei servizi e del terziario. Il loro contratto, rinnovato lo scorso anno, prevede una serie di incrementi scaglionati fino al 2027 e proprio a novembre scatterà il quarto aumento.

Busta paga, si dovrà aspettare qualche mese ma gli aumenti arriveranno
Sarà il settore terziario a riceve di più – torrese.it

Secondo un passo tabellare, si va dai 60 euro lordi per i quadri fino a 24 euro per il livello più basso della scaletta. Un passo, anche se parziale, verso una direzione che spinge il processo di adeguamento al costo della vita, iniziato ormai diversi mesi fa.

Novità anche per i dipendenti del Gruppo Ferrovie dello Stato, per cui l’aumento complessivo, una volta raggiunto il regime fiscale, sarà di circa 230 euro. Il prossimo scatto arriverà a novembre, con importi che oscillano tra i 67 e i 39 euro lordi a seconda della qualifica posseduta.

Un percorso graduale, segnato dalla proposta, poi accettata, di un bonus una tantum di 1.000 euro nei mesi precedenti, che è già arrivato nei portafogli. Un aiuto che punta a riconoscere il valore dei lavoratori fondamentali per mantenere attivo in un settore strategico per il paese come quello della mobilità pubblica.

Più incerto, ma altrettanto significativo, è il possibile incremento per il personale scolastico, le trattative sul contratto 2022-2024 sono in corso, ma l’obiettivo è chiaro. Si mira a chiudere gli accordi entro l’estate, lasciando passare la stagione estiva per permettere l’invio dei pagamenti già da novembre.

Se l’accordo verrà siglato nei tempi utili, insegnanti, personale ATA, universitari e ricercatori potrebbero vedere aumenti medi tra i 130 e i 210 euro lordi. Tutto dipenderà però dalle risorse disponibili e dall’esito dei prossimi incontri tra Aran e sindacati, che sembrano star procedendo senta troppi intoppi.

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