Detrazione al 50% prorogata fino al 2026 con nuove regole. Il bonus ristrutturazioni continuerà, ma occhio a questi dettagli.
Il governo ha stabilito che il bonus ristrutturazioni riguardante la prima casa sarà valido anche per l’anno 2026. Mantenendo la percentuale di detrazione fiscale al 50%. Tuttavia, una delle principali novità riguarda la durata entro cui il contribuente potrà recuperare la somma attraverso la detrazione IRPEF. La detrazione non sarà più distribuita su un arco temporale di 10 anni come avveniva in passato, ma sarà concentrata in 5 anni. Questa modifica incide significativamente sulla quota annuale di rimborso, che risulterà quindi più elevata.
Il provvedimento è stato confermato nel quadro delle misure di stimolo alla ripresa economica e alla valorizzazione del patrimonio immobiliare. In particolare in un momento in cui il settore delle costruzioni e delle ristrutturazioni sta vivendo una fase di rallentamento rispetto agli anni precedenti.
Ambito di applicazione e beneficiari
La detrazione del 50% è applicabile alle spese documentate sostenute per lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia e altri interventi finalizzati al miglioramento dell’efficienza energetica e alla sicurezza degli immobili. Nel caso specifico della prima casa, il bonus si estende anche all’acquisto di immobili da ristrutturare, purché gli interventi siano iniziati entro i termini previsti dalla legge.
Possono beneficiare del bonus tutti i contribuenti che sono proprietari o titolari di diritti reali sull’immobile, inclusi usufruttuari, locatari e comodatari, a condizione che l’immobile sia destinato a uso abitativo principale.

Con la riduzione del periodo di detrazione da 10 a 5 anni, i contribuenti devono pianificare con maggiore attenzione l’impatto fiscale della detrazione. L’importo da recuperare annualmente sarà più consistente, incidendo in modo più marcato sulla dichiarazione dei redditi. È quindi fondamentale conservare tutta la documentazione fiscale relativa ai pagamenti effettuati, come bonifici parlanti, fatture e ricevute fiscali.
Inoltre, si raccomanda di verificare con un consulente fiscale la possibilità di cumulare questa detrazione con altre agevolazioni previste dalla normativa in materia di edilizia e risparmio energetico, come il Superbonus e l’Ecobonus, che possono coesistere in determinati casi ma con regole specifiche.
Il legislatore ha voluto in questo modo sostenere la riqualificazione del patrimonio immobiliare, incentivando gli interventi di ristrutturazione e miglioramento, ma anche cercando di razionalizzare la spesa pubblica destinata agli sgravi fiscali. Resta quindi fondamentale per i soggetti interessati aggiornarsi costantemente sulle novità normative e pianificare con cura gli investimenti in ristrutturazioni.
Le nuove disposizioni rappresentano un’opportunità concreta per chi ha intenzione di ristrutturare la propria abitazione principale. Soprattutto in un contesto di mercato immobiliare che vede una ripresa moderata ma costante. Con un’attenzione crescente verso la qualità degli interventi e il risparmio energetico. La proroga al 2026 garantisce continuità agli incentivi, ma impone una maggiore consapevolezza nella gestione fiscale delle detrazioni.