Restano pochi giorni per agire e non perdere l’ultima chance per ottenere i 100 euro previsti dalla legge.
Si avvicina la scadenza per richiedere il bonus tredicesima da 100 euro, un aiuto economico previsto dal Decreto Legge Omnibus del 9 agosto 2024, dedicato a una specifica categoria di lavoratori dipendenti italiani.
Per chi non ha ancora beneficiato di questo incentivo, rimane infatti l’ultima opportunità per avanzare domanda tramite la dichiarazione dei redditi.
Cos’è e a chi spetta il bonus tredicesima da 100 euro
Il bonus tredicesima da 100 euro è un contributo una tantum destinato a quei lavoratori dipendenti con un reddito annuo lordo non superiore a 28.000 euro e che abbiano almeno un figlio a carico nell’anno fiscale 2024.
L’erogazione dovrebbe avvenire tramite il datore di lavoro, insieme alla tredicesima mensilità, ma è necessario che sia il lavoratore stesso a fare richiesta formale.
Questa misura si rivolge dunque a una fascia di contribuenti con redditi contenuti e famiglie con figli a carico, rappresentando un sostegno mirato in un contesto economico ancora segnato da incertezze.
Ultima chiamata per la domanda: come fare e cosa sapere
Non tutti i destinatari hanno ricevuto automaticamente il bonus. In particolare, sono rimasti esclusi coloro che non hanno un datore di lavoro con ruolo di sostituto d’imposta o quelli che hanno perso il lavoro nel corso dell’anno. Inoltre, ci sono lavoratori che non hanno presentato la domanda per scelta o per mancanza di informazioni.
Per questi soggetti, la finestra temporale per richiedere il bonus si chiude con la presentazione del modello 730/2025 o del Modello Redditi. Questa è l’ultima possibilità per accedere all’incentivo e regolarizzare la propria posizione, anche nel caso in cui il bonus sia stato ricevuto indebitamente.
La domanda si presenta in modo semplice: nel modello 730 bisogna compilare il rigo C14, mentre nel Modello Redditi si utilizza la Sezione V, denominata “Riduzione della pressione fiscale sul lavoro dipendente”. È importante sottolineare che il bonus è riconosciuto una sola volta per nucleo familiare, quindi se due membri della stessa famiglia hanno i requisiti, solo uno potrà usufruirne.
Il contributo non viene erogato in contanti, ma come sconto sull’IRPEF dovuta o come integrazione di un eventuale rimborso fiscale.
Implicazioni e attenzione per i beneficiari
La misura è stata pensata per alleggerire il carico fiscale sulle famiglie con figli e redditi limitati, ma la mancata richiesta può comportare la perdita definitiva del diritto al bonus. Inoltre, chi ha già percepito l’importo senza averne diritto dovrà utilizzare questa occasione per mettersi in regola, evitando possibili sanzioni future.