Bonus Edilizi, quali si fermano per sempre e quali ritroveremo nel 2026

Con la manovra 2026 cambiano le regole per i bonus edilizi tra addii definitivi e conferme strategiche per ristrutturazioni ed efficienza energetica in Italia.

Con l’avvicinarsi della legge di Bilancio 2026, cresce l’attesa sulle novità riguardanti i bonus edilizi, strumenti fondamentali per incentivare la riqualificazione del patrimonio immobiliare italiano. Dopo anni di proroghe e modifiche, è tempo di fare chiarezza su quali agevolazioni saranno definitivamente abbandonate e quali, invece, continueranno a sostenere il settore edile nel prossimo anno.

Bonus edilizi, addio definitivo ad alcune agevolazioni

Tra le principali novità della manovra finanziaria in fase di definizione, emerge la decisione di non prorogare il Superbonus 110%. Introdotto nel 2020 come misura straordinaria per rilanciare l’edilizia e migliorare l’efficienza energetica degli immobili, il Superbonus ha avuto un impatto significativo ma anche complesso, soprattutto per quanto riguarda la sua gestione e le frodi emerse nel tempo. La sua conclusione definitiva è prevista per il 31 dicembre 2025, senza possibilità di estensione.

Parallelamente, il Bonus Facciate, che ha avuto un grande successo negli anni scorsi per il restauro delle facciate degli edifici, sarà anch’esso cancellato definitivamente. La misura, che prevedeva una detrazione fiscale al 60%, ha contribuito a migliorare il decoro urbano, ma la sua sostituzione con incentivi più mirati e sostenibili è ormai realtà.

bonus edilizi 2026
Bonus edilizio 2026: cosa cambia – Impresamia.com

Anche il Bonus Verde, dedicato alla sistemazione di giardini e aree verdi private, sarà sospeso a partire dal nuovo anno. Questa decisione fa parte di una strategia più ampia volta a concentrare le risorse su interventi di maggiore impatto energetico e strutturale.

Non tutte le notizie sono però negative per chi intende investire nel settore edilizio. Il governo ha infatti confermato il proseguimento di alcune importanti misure che continueranno a favorire la riqualificazione e l’efficienza energetica.

Tra queste spicca il Bonus Ristrutturazioni, che rimarrà attivo con una detrazione al 50% per interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo. Questa agevolazione rappresenta uno strumento più tradizionale ma solido per la valorizzazione degli immobili residenziali.

Fondamentale sarà anche il mantenimento del Bonus Efficienza Energetica (Ecobonus), con aliquote variabili a seconda del tipo di intervento e dell’edificio coinvolto. Il focus sul risparmio energetico e la sostenibilità ambientale resta infatti prioritario nell’agenda politica, coerentemente con gli obiettivi europei di riduzione delle emissioni.

Restano confermati anche incentivi legati all’adozione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo, in linea con la transizione energetica in atto e la crescente domanda di energie rinnovabili.

La revisione dei bonus edilizi influirà in modo significativo sul mercato immobiliare italiano. La fine del Superbonus e di altre misure straordinarie potrebbe rallentare temporaneamente la corsa agli interventi di riqualificazione, soprattutto per i grandi progetti di efficientamento energetico.

Tuttavia, la conferma di incentivi tradizionali come il Bonus Ristrutturazioni e l’Ecobonus garantirà un sostegno costante, seppur meno generoso, alle opere di manutenzione e miglioramento delle abitazioni. Gli operatori del settore dovranno quindi adattarsi a un quadro normativo più stabile e prevedibile, ma certamente meno incentivante rispetto agli anni passati.

Inoltre, la nuova legge di Bilancio prevede un rafforzamento dei controlli e delle verifiche per prevenire abusi e frodi, un tema che ha caratterizzato il dibattito pubblico degli ultimi anni. Questo cambiamento mira a garantire una maggiore trasparenza e un utilizzo più efficiente delle risorse pubbliche destinate alle agevolazioni fiscali.

L’attenzione resta alta anche sui temi della sostenibilità e dell’innovazione tecnologica, con il possibile sviluppo di nuovi strumenti e incentivi per favorire l’edilizia green e la digitalizzazione del settore.

Il 2026 segnerà una fase di transizione per i bonus edilizi in Italia, con un’uscita di scena delle misure più eccezionali e un ritorno a strumenti più tradizionali e strutturali, in linea con una strategia di lungo termine che punta a coniugare sviluppo economico, tutela ambientale e sicurezza.

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