Il bonus rappresenta un’opportunità concreta per i giovani che vogliono investire nel settore agricolo in Italia.
Sono ormai agli sgoccioli i termini per richiedere il credito d’imposta destinato ai giovani imprenditori agricoli che hanno sostenuto spese per la formazione nel corso del 2024.
Questo incentivo, che può arrivare fino a 2.500 euro, rappresenta un importante stimolo per favorire il ricambio generazionale nel settore agricolo, puntando a un’agricoltura moderna e competitiva.
Bonus agricoltura 2025: requisiti e destinatari
Il credito di imposta è previsto dalla Legge n. 36 del 2024, articolo 6, che ha stanziato un fondo di 2 milioni di euro per sostenere la formazione dei giovani agricoltori. Possono beneficiarne coloro che hanno un’età compresa tra i 18 e i 40 anni, che abbiano avviato l’attività agricola a partire dal 1° gennaio 2021 e che operino in aziende con codice ATECO categoria 01.
Il decreto del Ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle Foreste, pubblicato il 1° aprile 2025 in Gazzetta Ufficiale, definisce le modalità di accesso al bonus. L’agevolazione copre l’80% delle spese sostenute nel 2024 per corsi di formazione relativi alla gestione aziendale agricola, con un tetto massimo di 2.500 euro di credito d’imposta.
Ad esempio, per una spesa formativa di 3.000 euro, si può beneficiare di un credito di 2.400 euro. Se le spese superano i 3.125 euro, il bonus si ferma comunque a 2.500 euro.
Spese ammissibili e modalità di presentazione della domanda
Le spese riconosciute includono i costi per i corsi di formazione, seminari, conferenze e attività di coaching inerenti alla gestione dell’azienda agricola. Inoltre, sono agevolate al 50% anche le spese per viaggio e alloggio sostenute per la partecipazione a tali corsi.
Per esempio, se il corso costa 2.000 euro e le spese di soggiorno ammontano a 500 euro, solo 250 euro saranno considerati per il calcolo del credito, portando a un totale di spese agevolabili pari a 2.250 euro.

È importante sottolineare che l’IVA è ammissibile solo se rappresenta un costo effettivo e non recuperabile per il beneficiario. Tutte le spese devono essere tracciabili, ovvero sostenute tramite conti correnti intestati al richiedente e con modalità di pagamento che consentano la riconducibilità immediata a fatture o ricevute.
La domanda per il Bonus agricoltura 2.500 euro può essere presentata esclusivamente in formato telematico all’Agenzia delle Entrate tramite il software “GESTIONE AZIENDA AGRICOLA” a partire dal 25 agosto fino al 24 settembre 2025. È prevista una tolleranza per le comunicazioni trasmesse dal 20 al 24 settembre e scartate dal sistema, a condizione che siano ritrasmesse entro il 29 settembre.
Attenzione alle regole per non perdere il diritto al bonus
Per evitare la perdita del credito d’imposta, è fondamentale rispettare le condizioni di ammissibilità delle spese e garantire la documentazione e la tracciabilità dei pagamenti. Oltre ai corsi, anche le spese di viaggio e soggiorno sono rilevanti, ma solo per metà del loro valore.
Ora si attende il provvedimento attuativo dell’Agenzia delle Entrate che definirà le tempistiche precise e le modalità operative per l’accesso al bonus. Una volta riconosciuto, il credito potrà essere utilizzato in compensazione con il modello F24, a partire dal terzo giorno successivo alla pubblicazione del provvedimento che indicherà la percentuale di fruizione del credito.