Bonus casalinghe, l’ultimo treno per un aiuto pazzesco e irripetibile: affrettati o addio soldi facili

Il bonus casalinghe 2025 si configura come una rete di protezione e di sviluppo, che spazia dalla formazione al sostegno economico e previdenziale.

Nel panorama degli aiuti economici destinati alle donne impegnate nelle attività domestiche non retribuite, il bonus casalinghe 2025 si conferma come una misura chiave per sostenere e valorizzare il lavoro domestico e familiare.

Più che un singolo incentivo, il bonus rappresenta un insieme di opportunità pensate per migliorare le competenze professionali, offrire coperture assicurative e previdenziali, nonché facilitare l’accesso a sostegni economici mirati, in particolare per le madri casalinghe.

Chi può accedere al bonus casalinghe e come funziona

Il bonus è rivolto a donne che svolgono attività domestiche a titolo gratuito e non sono occupate in lavori retribuiti.

Il Fondo per la formazione personale delle casalinghe e dei casalinghi, istituito dall’articolo 22 del decreto legge n. 104/2020 e rifinanziato anche per il 2025 con 3 milioni di euro annui, finanzia corsi di formazione volti a migliorare le competenze professionali delle beneficiarie. Questi corsi, erogati da enti pubblici e privati, prevedono un contributo fino a 500 euro per partecipante.

Per poter usufruire del bonus è necessario innanzitutto iscriversi all’Inail per la copertura assicurativa contro gli infortuni domestici (legge 493/1999) tramite il portale ufficiale, utilizzando credenziali SPID, Carta d’Identità Elettronica o Carta Nazionale dei Servizi.

L’iscrizione ha un costo fisso di 24 euro annui, ma è prevista l’esenzione per chi ha un reddito personale lordo fino a 4.648,11 euro o per nuclei familiari con reddito complessivo inferiore a 9.296,22 euro. Attraverso la piattaforma Inail si può gestire tutta la pratica di iscrizione, pagamento e monitoraggio della copertura.

Formazione, incentivi e sostegni per le madri casalinghe

Tra le opportunità più rilevanti per le madri casalinghe vi è l’accesso a bonus economici come l’Assegno di Inclusione, l’Assegno Unico Universale per i figli e la Carta spesa “Dedicata a te”, che offrono un sostegno concreto al reddito familiare.

Chi può richiedere il beneficio – impresamia.com

Per beneficiare dell’Assegno di Inclusione, le donne tra i 18 e i 59 anni devono essere considerate “occupabili” e quindi disponibili ad adempiere ai percorsi di reinserimento lavorativo, inclusi colloqui e sottoscrizioni di patti personalizzati presso i Centri per l’Impiego.

Inoltre, il 2025 prevede incentivi per l’assunzione di donne disoccupate da almeno due anni, con un bonus fino a 650 euro mensili per i datori di lavoro che assumono queste lavoratrici, misura valida fino al 31 dicembre 2025. Un’attenzione particolare è riservata anche alle zone economiche speciali, dove le condizioni di accesso a questi incentivi sono più favorevoli, con un periodo di disoccupazione richiesto di soli sei mesi.

Fondo pensioni casalinghe e versamenti previdenziali

Un elemento cruciale per la sicurezza futura delle casalinghe è rappresentato dall’adesione al Fondo casalinghe e casalinghi dell’Inps, attivo dal 1997. Possono iscriversi persone tra i 16 e i 65 anni che svolgono attività domestiche non retribuite.

L’iscrizione avviene tramite domanda online sul portale Inps e consente di iniziare a versare contributi previdenziali volontari (con un importo minimo annuo di circa 310 euro), indispensabili per maturare una pensione calcolata con il metodo contributivo.

L’iscrizione al fondo è compatibile con un lavoro part-time subordinato e richiede l’assenza di trattamenti pensionistici diretti. Parallelamente, è obbligatoria la sottoscrizione della copertura assicurativa Inail contro gli infortuni domestici per garantire una tutela completa.

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