Bonus Casa: ora puoi richiederlo anche per gli infissi per le pompe di calore. Cosa dice la normativa vigente.
Fino al 29 settembre è ancora possibile inviare la comunicazione all’Enea, si tratta di uno step fondamentale per tutti coloro che hanno sostenuto spese per effettuare interventi di efficientamento energetico, come la sostituzione degli infissi o l’installazione di una pompa di calore, nei primi sei mesi del 2025.
Il termine è stato sancito in seguito all’attivazione, lo scorso 30 giugno, dal portale online dedicato, che consente di inviare le informazioni richieste entro i 90 giorni sanciti dalla norma. La comunicazione all’Enea è un obbligo per poter fruire dell’ ecobonus, che consente di avere una detrazione del 50% delle spese sostenute, da ripartire in 10 anni.
Senza la comunicazione, stando a quanto chiarito dall’Agenzia delle Entrate, i beneficiari perdono il diritto all’agevolazione fiscale. Per quanto concerne, invece, il bonus ristrutturazione, la comunicazione ha un valore meramente statistico, anche se è comunque preferibile effettuarla.
Bonus Casa, puoi richiederlo anche per infissi e pompe di calore
Sia l’ecobonus sia il bonus ristrutturazione sono validi a partire dal 1 gennaio 2025 e sanciscono una detrazione del 50% delle spese da spalmare in 10 anni. Per richiederli è importante che gli interventi siano stati realizzati sull’abitazione principale, ovvero in quella in cui si risiede abitualmente ed è importante, altresì, che il contribuente abbia un diritto reale sull’immobile, come ad esempio la proprietà, l’usufrutto.

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Per trasmettere la comunicazione, si può utilizzare il portale dell’Enea tramite spid o carta d’identità elettronica. Spesso, però, è l’installatore ad occuparsi di questa trasmissione telematica, rendendo il processo più semplice per il destinatario.
Per quanto concerne gli impianti ammessi, il ritardo nell’apertura del portale ha fatto sorgere alcuni dubbi. La legge del bilancio 2025, infatti, ha depennato il bonus per le caldaie a condensazione alimentate da combustibili fossili come il metano o GPL.
Tuttavia, con una nuova circolare dell’Agenzia delle Entrate si è fatta chiarezza ed è stato sancito che il bonus resta valido per micro- cogeneratori alimentati da combustibili fossili, generatore a biomassa, pompe di calore ad assorbimento a gas e sistemi ibridi.
Dopo aver trasmesso la comunicazione, è necessario conservare con attenzione il codice identificativo rilasciato dal portale, perché potrebbe essere richiesto dall’Agenzia delle Entrate nel caso di accertamenti.
Per tutti coloro che presentano la dichiarazione dei redditi precompilata, è consigliato verificare se le spese relative ai bonus siano già state acquisite dal sistema. Dunque, il bonus casa rappresenta un’agevolazione fiscale molto utilizzata in Italia per migliorare l’efficienza energetica delle abitazioni.
Tuttavia, per poterne godere è indispensabile rispettare i termini e adempiere correttamente agli obblighi di comunicazione. Anche interventi semplici come la sostituzione degli infissi possono rientrare tra le spese detraibili, purché siano documentate in modo preciso e conforme alla disciplina.