Bonus Asilo Nido 2026 rivoluzionato: adesso puoi richiederlo con una sola domanda valida, è per tutti gli anni

L’INPS ha annunciato importanti novità riguardanti il Bonus asilo nido a partire dal 2026.

Con la circolare n. 123 del 5 settembre 2025, l’istituto previdenziale ha delineato le modifiche previste dal decreto-legge n. 95 del 30 giugno 2025, ora legge, che ampliano la platea dei beneficiari e ridefiniscono le modalità di richiesta.

La rivoluzione più significativa riguarda senz’altro la soppressione dell’obbligo di presentare ogni anno la domanda per ottenere il sostegno economico. Dal 1° gennaio 2026, una volta accettata la prima richiesta, il bonus verrà automaticamente riconfermato fino al mese di agosto dell’anno in cui il bambino compie 3 anni.

Bonus asilo nido 2026: addio alla domanda annuale, arriva la conferma automatica

Ciò significa che le famiglie non dovranno più sottoporsi al complicato iter burocratico annuale, ma basterà accedere al portale INPS per prenotare le mensilità da utilizzare, fino a un massimo di 11.

Bonus attivi settembre 2026
Bonus asilo nido 2026-impresamia.com

Per procedere al rinnovo, sarà necessario allegare la documentazione comprovante il pagamento di almeno una retta nel periodo di riferimento. Per chi utilizza strutture pubbliche con pagamenti posticipati, invece, sarà sufficiente fornire l’attestazione di iscrizione o l’inserimento in graduatoria.

Un’attenzione particolare è riservata alle famiglie con bambini affetti da gravi patologie croniche che usufruiscono di servizi educativi domiciliari: per loro resta obbligatoria la presentazione annuale dell’attestazione pediatrica che certifica l’impossibilità di frequentare la struttura.

Un altro punto cardine della riforma riguarda l’estensione del bonus a una gamma molto più ampia di servizi educativi per l’infanzia, superando la tradizionale distinzione tra asili nido pubblici e privati. Con la nuova interpretazione dell’ambito di applicazione, basata sul decreto legislativo n. 65 del 13 aprile 2017, potranno accedere al contributo anche:

  • Nidi e micronidi per bambini dai 3 ai 36 mesi,
  • Sezioni primavera dedicate alla fascia 24-36 mesi,
  • Spazi gioco per bambini dai 12 ai 36 mesi, con orari limitati fino a 5 ore giornaliere e senza servizio mensa,
  • Servizi educativi domiciliari per gruppi ridotti di bambini da 3 a 36 mesi, una soluzione innovativa in ambito educativo.

Rimangono esclusi i centri per bambini e famiglie con presenza di adulto accompagnatore e tutti i servizi di natura ricreativa come pre-scuola e post-scuola. L’INPS effettuerà controlli rigorosi sull’idoneità delle strutture attraverso gli elenchi ufficiali pubblicati da Regioni ed Enti locali, garantendo così il rispetto di elevati standard qualitativi.

L’INPS ha previsto un’attenta gestione del periodo di transizione per assicurare un passaggio ordinato alle nuove disposizioni. Le pratiche in corso per l’anno 2025 saranno concluse seguendo le nuove regole, mentre le domande precedentemente respinte in base a criteri superati saranno riesaminate in autotutela.

Questa misura potrebbe offrire una seconda chance a molte famiglie che avevano visto negata la richiesta di bonus. La semplificazione introdotta rappresenta un passo avanti significativo nell’ottica di ridurre la burocrazia e adattare il sostegno economico alle esigenze di un sistema educativo in evoluzione, più flessibile e diversificato.

Tuttavia, è fondamentale che le famiglie verifichino con attenzione che le strutture frequentate dai propri figli siano effettivamente riconosciute come idonee, per evitare spiacevoli sorprese legate all’esclusione da parte dell’INPS.

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