Benzina e diesel, arriva la stangata: ecco quanto ci costerà un pieno dal 2026

Si prospetta una rivoluzione in tema di benzina e di diesel che interesserà tutti i cittadini. 

La novità più rilevante riguarda l’allineamento delle accise su benzina e diesel a partire dal 1° gennaio 2026, una misura che inciderà in modo diretto sul costo del pieno e sulle scelte di mobilità degli italiani.

La Legge di Bilancio 2026 introduce un’accelerazione sull’unificazione delle accise tra benzina e diesel, portandole entrambe a 67,2 centesimi di euro al litro già dall’inizio del prossimo anno, anziché gradualmente entro il 2030 come previsto originariamente.

Quanto costerà un pieno di benzina e diesel nel 2026?

L’intervento fiscale mira a incrementare le entrate erariali, soprattutto considerando che il consumo di gasolio è circa tre volte superiore a quello della benzina. Le risorse aggiuntive saranno destinate a finanziare il taglio dell’Irpef e altre misure di politica economica previste nel testo di legge.

Benzina: quanto costerà nel 2026?
Benzina e diesel, arriva la stangata -impresamia.com

Dal punto di vista pratico, l’aumento delle accise sul diesel comporterà un incremento del prezzo alla pompa, superando quello della benzina, che invece beneficerà di una riduzione delle accise di 4,05 centesimi al litro. Un aspetto che può apparire paradossale ma che riflette la volontà di riequilibrare il carico fiscale tra i due carburanti

Attualmente, il prezzo medio della benzina in modalità self-service è di circa 1,69 euro al litro, comprensivo di IVA, mentre il diesel si attesta a 1,63 euro al litro. Con il nuovo assetto fiscale, la benzina vedrà un calo del prezzo dovuto al taglio delle accise, che si traduce in un risparmio di circa 4,05 centesimi per litro, portando il prezzo teorico a 1,65 euro al litro.

I motori diesel medi consumano in media circa 4,5 litri ogni 100 km, risultando vantaggiosi soprattutto per chi percorre lunghe distanze. Tuttavia, con l’aumento del prezzo del gasolio, il vantaggio economico si riduce, e per i percorsi urbani o brevi può diventare meno conveniente mantenere un’auto diesel rispetto a una a benzina o ibrida.

Il Codacons ha stimato un aumento medio annuo della spesa carburante di circa 60 euro per gli automobilisti, dovuto principalmente al rincaro del diesel. Questo dato evidenzia come la misura fiscale avrà un impatto concreto sul bilancio familiare e sulle decisioni di sostituzione del veicolo.

Gli automobilisti che oggi valutano l’acquisto o il cambio dell’auto dovranno considerare attentamente questi nuovi equilibri di prezzo. Mentre il risparmio sulla benzina è contenuto ma stabile, il costo crescente del diesel potrebbe spingere verso una maggiore diffusione di motori a benzina, ibridi o elettrici, in linea con le politiche ambientali e di decarbonizzazione.

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