Con questo bonus, la speranza è di alleggerire l’onere economico di chi deve trasferirsi per avviare una nuova carriera.
In arrivo un importante sostegno per chi vive in affitto e lavora lontano dal proprio comune di residenza. Il Governo italiano ha introdotto un nuovo bonus affitti che può arrivare fino a 5000 euro, pensato per agevolare soprattutto i giovani lavoratori neoassunti che sono costretti a trasferirsi per motivi professionali.
Questa iniziativa si inserisce nell’ambito di una strategia più ampia per favorire la mobilità lavorativa e contrastare le difficoltà legate ai costi abitativi, in crescita negli ultimi anni.
Nuovo bonus affitti: a chi è rivolto e come funziona
Il contributo è destinato a chi ha firmato un contratto di lavoro a tempo indeterminato entro il 31 dicembre 2025 e si trova nella condizione di dover cambiare residenza per motivi lavorativi.
Per accedere al bonus è necessario che il nuovo domicilio sia situato in un comune diverso da quello di origine e a una distanza minima di almeno 100 chilometri. Il reddito del richiedente nel 2024 non deve aver superato i 35.000 euro, un limite che mira a concentrare l’aiuto su chi ha maggior bisogno.
Il bonus, che può complessivamente raggiungere la somma di 5000 euro distribuiti su due anni, copre parzialmente le spese legate all’affitto di una nuova abitazione. Non si tratta di un contributo generico, bensì di una misura mirata a incentivare l’assunzione stabile di giovani lavoratori e a semplificare il loro inserimento in nuove realtà territoriali.
Modalità di erogazione e vantaggi per lavoratori e proprietari
Una delle caratteristiche più innovative di questo bonus affitti è la sua modalità di erogazione. Non sarà infatti necessario presentare una domanda diretta all’Agenzia delle Entrate.

Sarà il datore di lavoro a occuparsi del rimborso delle spese di locazione sostenute dal dipendente, gestendo le procedure burocratiche per usufruire dell’agevolazione. Questo sistema semplifica notevolmente l’accesso al beneficio e velocizza l’erogazione del contributo.
L’iniziativa non solo supporta concretamente i giovani che si affacciano al mondo del lavoro, ma rappresenta anche un incentivo per i proprietari di immobili a stipulare contratti di affitto regolari. Infatti, la misura favorisce la trasparenza contrattuale e potrebbe contribuire a ridurre il fenomeno degli affitti in nero, creando un circolo virtuoso di benefici per entrambe le parti.
L’intervento del Governo si inserisce in un contesto di crescente attenzione alle problematiche abitative legate ai costi degli affitti, che negli ultimi anni hanno subito un aumento considerevole in molte aree del Paese, complicando la mobilità lavorativa soprattutto per i giovani.