Anticipo pensione, ecco il calendario ufficiale: le nuove date per fuggire prima dal lavoro

Per chi desidera anticipare l’uscita dal lavoro è fondamentale conoscere le nuove date e i tempi di attesa definiti dal calendario ufficiale 2025-2028.

L’anticipo pensionistico in Italia continua a rappresentare una soluzione ambita da molti lavoratori con carriere contributive lunghe, ma le regole e i tempi di attesa per il primo assegno si fanno sempre più rigidi con il passare degli anni.

Il calendario ufficiale per la pensione anticipata ordinaria dal 2025 al 2028 mostra finestre temporali di attesa in costante aumento, un elemento cruciale per chi desidera lasciare il lavoro prima dell’età pensionabile ordinaria.

Pensione anticipata ordinaria: chi può accedervi e quali sono i requisiti

La pensione anticipata ordinaria si distingue perché non prevede un requisito anagrafico minimo, ma si basa esclusivamente sugli anni di contributi versati. Attualmente l’età ordinaria per la pensione di vecchiaia è fissata a 67 anni, ma questa forma di pensionamento permette di lasciare il lavoro anche prima, purché si raggiungano i contributi richiesti.

Possono accedere a questa forma pensionistica esclusivamente i lavoratori iscritti a specifiche gestioni previdenziali INPS, tra cui:

  • l’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO), che comprende il Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti e le gestioni speciali per autonomi;
  • la Gestione Separata INPS;
  • le forme sostitutive e esclusive dell’AGO, come il Fondo Volo per i dipendenti del settore aereo, la Gestione Sport e Spettacolo, e le gestioni dei dipendenti pubblici (Stato, enti locali, sanità, insegnanti, ufficiali giudiziari).

I requisiti contributivi per la pensione anticipata ordinaria sono molto rigidi: occorrono almeno 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Questo significa che solo chi ha iniziato a lavorare in giovane età e ha maturato una lunga carriera contributiva può usufruire di questa modalità di pensionamento.

Finestre di uscita: i tempi di attesa per il primo assegno pensionistico

Un aspetto fondamentale da considerare sono le cosiddette finestre: il periodo di attesa che intercorre tra il momento in cui si maturano i requisiti contributivi e la data di riscossione del primo assegno pensionistico mensile. Il calendario ufficiale aggiornato prevede un progressivo allungamento di queste finestre, così articolate:

Cosa devi sapere – impresamia.com
  • 3 mesi di attesa per chi matura i requisiti entro il 31 dicembre 2024;
  • 4 mesi di attesa per chi raggiunge i requisiti entro il 31 dicembre 2025;
  • 5 mesi entro il 31 dicembre 2026;
  • 7 mesi entro il 31 dicembre 2027;
  • 7 mesi a decorrere dal 1° gennaio 2028, con un ulteriore incremento previsto fino a 9 mesi di attesa dal 2028 in poi.

Questo trend di crescita comporta che chi andrà in pensione anticipata nei prossimi anni dovrà attendere tempi più lunghi prima di percepire la pensione, rendendo meno vantaggioso l’anticipo rispetto agli anni precedenti.

Implicazioni per i lavoratori e strategie di uscita

Per un lavoratore uomo che ha iniziato a lavorare intorno ai 20 anni, l’accesso alla pensione anticipata ordinaria è teoricamente possibile intorno ai 62 anni e 10 mesi, ma l’effettiva data di percezione del primo assegno dipenderà dalla finestra di attesa prevista per l’anno in cui matura i requisiti.

La crescente attesa imposta dal sistema può influenzare le scelte di uscita anticipata, spingendo molti a valutare altre forme di pensionamento flessibile o a proseguire l’attività lavorativa per ridurre il gap temporale prima della percezione della pensione.

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