Una gran bella sorpresa aspetta i pensionati italiani a luglio, il cedolino della pensione sarà più pesante del solito.
Luglio porta con sé una novità destinata a toccare la vita di molti pensionati italiani, più di un semplice accredito, ma un segnale importante. L’INPS ha infatti confermato i termini per un pagamento che può arrivare fino a 630 euro netti, ma non si tratta della tanto conosciuta quattordicesima.
Questa somma, infatti, è parte di una misura diversa, pensata per chi percepisce assegni pensionistici molto bassi e a riceverlo saranno le fasce più fragili. Ancora una volta il Governo cerca di rimediare allo stato critico in cui versa il sistema pensionistico italiano, puntando sempre a migliorare la situazione generale.
Un bonus inaspettato per i più fragili
Parliamo del saldo relativo al secondo semestre dell’anno, destinato a chi riceve un trattamento mensile talmente basso da non seguire la consueta erogazione mensile. In questi casi, come stabilito da un decreto del 1998, l’INPS procede con pagamenti semestrali o annuali, per semplificare la gestione di questi ex contribuenti.

Chi riceve meno del 2% rispetto all’ammontare del trattamento minimo, pari quest’anno a 603,40 euro, ottiene tutto il saldo in un’unica rata a gennaio. Chi si colloca, invece, tra il 2% e il 15% riceve il totale in due tranche, una a gennaio e l’altra, appunto, a luglio.
Per chiarire meglio, se l’importo della pensione è tra 10,01 e 90 euro al mese, il pagamento viene suddiviso in due rate semestrali. A gennaio viene saldato il primo semestre, mentre a luglio arriva la seconda parte, comprensiva però anche della tredicesima, è comunque un normale pensione.
Proprio questa categoria, con gli importi suddivisi in due rate, è quella in cui rientrano i pensionati a cui spetta il pagamento ora in arrivo. In questo caso, il totale può raggiungere i 630 euro, cioè 540 per la pensione e 90 come quota della tredicesima, una sorpresa molto positiva.
Lo stesso discorso vale per chi riceve una pensione di reversibilità ridotta o per coloro il cui assegno è calcolato interamente con il metodo contributivo. In questi casi, ogni euro in più può rappresentare un sollievo importante, soprattutto in un contesto economico sempre più difficile, come il nostro.
Ovviamente avere una pensione così bassa non è una realtà comune, ma rimane comunque una parte di importante fetta di anziani in difficoltà economiche. Alcuni trattamenti, inoltre, sono il frutto di pochi anni di lavoro, magari interrotti da eventi imprevisti come malattia o invalidità, aggiungendo ulteriori problemi al quotidiano.